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Jonica FC – Video Tribute

Una splendida giornata di sole primaverile. Di fronte il mare aperto, a pochi chilometri la rocca di Taormina e sullo sfondo la maestosità dell’Etna. Cartoline da paradiso terrestre, frammenti di vita quotidiana. Siamo in Sicilia, più precisamente a Santa Teresa di Riva. Un piccolo centro che, come tutti, resiste coraggiosamente all’emergenza Coronavirus. Diecimila abitanti, splendido borgo turistico estivo ed una sola grande passione, il calcio. Proprio quel pallone che per i santateresini è sacro e che dà lustro ad un’intera comunità. Girovagando tra i negozi o passeggiando sul lungomare, l’unica fede porta il nome di Jonica. Ma non è sempre stato tutto rosa e fiori. La vittoria del campionato, l’approdo in Eccellenza, Santa Teresa di Riva ai nastri di partenza del massimo campionato dilettantistico regionale. Ricordi ormai sbiaditi riposti nel cassetto. Nel calcio come nella vita, infatti, i successi possono lasciar spazio anche alle grandi delusioni. Il duro colpo della retrocessione in Promozione avrebbe steso chiunque, ma questa è una storia di coraggio e passione. Ed è dopo un’estate di fuoco, tra programmazione ed il sogno ripescaggio, che la Jonica si presenta ai nastri di partenza della nuova stagione con un solo obiettivo: vincere. Si volta pagina, il passato viene archiviato nell’album dei ricordi e si apre un nuovo ciclo. Nessuna improvvisazione, solo tanto entusiasmo ed organizzazione. Dietro la scrivania, pronto a costruire la squadra, siede Valerio Petruzzi. In panchina, a guidare i suoi uomini, Dario Costantino: lo “straniero” proveniente da Salerno. Di fronte una schiera di rivali d’altissimo livello pronti a dare battaglia. Sulla costa tirrenica il Milazzo di mister Caragliano, nel capoluogo il rinnovato ed ambizioso Atletico Messina, mentre in provincia di Catania spicca l’Aci Sant’Antonio. Nulla va lasciato al caso, perché anche un solo piccolo particolare può risultare decisivo. Si riparte dalla vecchia guardia: il muro difensivo eretto da Herasymenko, le chiavi del centrocampo affidate a Ciccio Cardia ed arco e frecce nelle mani dell’arciere Alessio Savoca. Ma nel calcio non bastano solo le certezze storiche: serve anche genialità, intuizione e quel pizzico di follia. E così, a ritmo di un focoso tango, Santa Teresa si tinge di albiceleste. Il piccolo centro jonico diventa una colonia argentina tutta classe e concretezza: tra i pali Emmanuel Pontet, linea difensiva guidata da Pablo Lucero, le perfette parabole di Ian Ninkovic in mediana ed i goal di Juan Ortiz e Max Gallardo a chiudere il cerchio. La stagione è un uragano d’emozioni. La Jonica diverte, esalta ed attira le attenzioni di tanti tra addetti ai lavori e semplici appassionati. I valori espressi in campo, poi, fanno passare in secondo piano la categoria d’appartenenza. Dopo un girone d’andata con qualche passo falso di troppo, il ritorno recita 6 vittorie, un pareggio e due sconfitte. La vittoria nello scontro diretto contro il Milazzo vale il secondo posto alle spalle dell’infermabile Aci Sant’Antonio. L’emergenza Coronavirus ha stoppato tutto alla 24^ giornata, proprio nella settimana che avrebbe portato allo scontro contro la capolista. Sono undici le lunghezze di distacco dalla vetta e solo sei i turni al termine della regular season. Troppo poco per sperare in un miracolo sportivo, ma tutto questo non cancella quanto di buono costruito dalla Jonica. Di pari passo con il campionato, infatti, Cardia e compagni hanno strappato anche il pass per le semifinali di Coppa Sicilia Promozione eliminando il Floridia. Un altro step importante per la creatura di Dario Costantino che, mattoncino dopo mattoncino, vuole riportare Santa Teresa lì dove merita: nell’olimpo del calcio siciliano.

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