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Dalla scalata in Serie B al futuro in città: Tommaso Sansone “messinese d’adozione”

L’ex difensore giallorosso degli anni d’oro, a cavallo tra fine Novanta e inizio Duemila, è uno dei tanti calciatori che ha deciso di stabilirsi a Messina dopo aver appeso gli scarpini al chiodo.

Riavvolgere il nastro, premere play e riassaporare emozioni che ancora oggi sono così vive nel cuore di migliaia di persone. Le immagini ingiallite dal tempo, poi, danno quel tocco vintage che rende tutto il contesto un mix perfetto tra romanticismo e nostalgia. Era la stagione 1997/1998 e, ormai venticinque anni fa, il Messina si apprestava a vivere una delle fasi più esaltanti della sua storia centenaria. Nell’arco di appena quattro stagioni, la biancoscudata è protagonista di una splendida scalata dal dilettantismo sino alla Serie B. Un triplo salto di categoria che getterà le basi per l’approdo successivo in massima serie. Di quei fantastici anni si ricordano i nomi, le gesta, i goal dei tanti calciatori e uomini che hanno contribuito a scrivere un lungo capitolo della storia del calcio messinese. Tra questi c’è anche Tommaso Sansone che a Messina ha trovato la sua seconda casa, tanto da stabilirsi definitivamente dopo aver chiuso la sua carriera.

Napoletano d’origine, il difensore classe 1978 approda in riva allo Stretto giovanissimo direttamente dal settore giovanile del club partenopeo. Non è per nulla scontato riuscire a calarsi perfettamente nel “calcio dei grandi” senza alcuna esperienza precedente. Sansone, invece, ha la fortuna di trovare un ambiente ideale: una città con grande passione ed attaccamento alla maglia, entusiasmo sugli spalti ed una società ambiziosa con importanti obiettivi. Come detto in precedenza, il suo arrivo coincide con la stagione 97/98 che culmina con la promozione in Serie C2. Un grande traguardo raggiunto ad appena vent’anni. Emozioni uniche che lui stesso ricorda ancora con grande felicità:” Sono state stagioni fantastiche e sono contento di aver dato il mio contributo per una scalata storica. Indimenticabile giocare al Celeste gremito con il pubblico che era davvero il dodicesimo uomo in campo ed incuteva paura ad ogni avversario“. Proprio in quella stagione, Tommaso Sansone trova anche il primo goal nel secco 3-0 inflitto allo Sciacca. Ma se c’è un momento che non dimenticherà mai della sua carriera a Messina, quello è il derby giocato contro il Catania in Serie C2:” E’ il mio ricordo più bello perché affrontavo il derby da giovanissimo. C’era un grandissimo entusiasmo in città e non potrò mai dimenticare l’adrenalina di quel giorno data anche dal muro di persone che affollavano le tribune del Celeste“.

Nonostante la splendida ascesa del Messina, però, Sansone vive anche una fase della sua vita davvero difficile. Dopo un ottimo inizio di carriera, infatti, la sfortuna si abbatte sul calciatore che subisce ben quattro operazioni al tendine d’Achille. Una serie di infortuni gravi che pregiudicano il prosieguo della sua attività sul terreno di gioco. Dopo aver lasciato il Messina in Serie B, infatti, gioca altri due anni in Serie C2 con Gela e Mestre prima di chiudere la sua carriera in Serie D a Milazzo a nemmeno 30 anni. Nonostante l’amarezza dovuta ai molteplici infortuni, però, Tommaso Sansone decide di stabilirsi in riva allo Stretto in quella città che tanto gli aveva dato:” Messina mi è sempre piaciuta fin dal primo giorno sia dal punto di vista geografico con il mare e la montagna, sia per le persone che mi hanno accolto benissimo. Qui sono nati i miei due figli ed ho trovato anche un ambiente lavorativo serio e professionale”. Al pari di Napoli, sua città d’origine, Tommaso Sansone negli anni ha rafforzato sempre di più quello stretto legame con Messina.

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