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ASD Atletico Messina – Video Tribute

Le lacrime del capitano raccontano una gioia immensa, attesa anni, condita sacrifici, momenti di esaltazione e cocenti delusioni. L’arbitro non ha ancora decretato la fine, ma l’epilogo è ormai certo. Al triplice fischio l’Atletico Messina andrà in promozione. E’ il miracolo sportivo creato durante un girone di ritorno straordinario. La guida sapiente di Nino Naccari ha trascinato un gruppo granitico che ha ritrovato, a suon di vittorie, consapevolezza e fiducia nei propri mezzi. Non basterà la sconfitta in finale di Coppa, a Lercara Friddi, a rovinare la festa. Siamo a maggio, il futuro è un punto di domanda, ma nessuno vuole curarsene adesso. Arriverà il momento però, perchè i sogni, specie se belli hanno bisogno di strumenti all’altezza per potersi realizzare.
I cambi societari arriveranno in estate, saluta il direttore Rigano, altro grande protagonista dell’annata biancoazzurra, fa spazio a dirigenti e calciatori nuovi. L’obiettivo è chiaro si punta al successo, subito. Morabito, Princi, portovenero, Quintoni, Campo, Bombara nomi altisonanti per un campionato che si pretende da vertice. Naccari accetta la sfida, conosce il materiale umano, sa quanto quei ragazzi possano fare bene, a patto che, vengano indirizzati lungo la via corretta. Incanalare l’esuberanza giovanile, affinchè questa sia in grado di sprigionare tutta la sua forza. E’ questa la ricetta
L’avvio che non sarebbe neppure negativo, non basta, tuttavia, a soddisfare una società che sul progetto ha investito in modo massiccio. A finire sulla graticola, come spesso accade, è il mister. L’esonero è nell’aria dopo la sconfitta con la Messana di Rigano, e diventa realtà a causa dello 0-0 contro il via grande . il calcio sa essere crudele, disegna copioni assurdi. La notizia per quanto preannunciata è un cazzotto in pieno volto per l’ambiente e Bellinvia, chiamato a invertire il trend, non trova mai la bussola di un gruppo frastornato. Le gerarchie sono cambiate, nessuno è certo del posto e gli acquisti della pausa invernale spediscono in un angolo gli artefici della promozione.
Nicocia, Pagliaro, Lo Nostro fanno le valige e vanno in massa al Riviera Nord, mentre l’Atletico è una porta scorrevole da cui entrano, tra gli altri, Russo, Pantano e l’argentino Gargiulo. Ma la svolta auspicata non c’è: l’esonero di Bellinvia, giunto per portare l’antidoto, si rivela fisiologica conseguenza.
Un altro cambio in panchina sarebbe deleterio, si opta, allora, per la soluzione interna e, stavolta funziona. D’Alessandro conosce i ragazzi, sono amici. Impiega poco a entrare in sintonia con lo spogliatoio e i risultati si vedono immediatamente. La squadra si rilancia, il coronavirus ferma una rincorsa lanciata con i playoff che si trasformano di colpo, in obiettivo largamente alla portata. In attesa di ripartire, dunque, le quotazioni biancoazzurre si sono improvvisamente impennate e chissà che quello spirito Atletico non diventi di nuovo l’alchimia magica per scardinare portoni inaccessibili.

di NANNI SOFIA

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