Tre vittorie consecutive: la cura De Sanzo rivitalizza l’Acireale
Crollare, toccare il fondo e saper risorgere dalle proprie ceneri.
Poche parole che, in sintesi, mettono in luce il percorso intrapreso dall’Acireale in questa stagione. Riavvolgendo il nastro, i ricordi di tifosi ed addetti ai lavori tornano allo splendido pomeriggio del “Renzo Barbera” ed alla prestigiosa vittoria sulla corazzata Palermo. Di mesi ne sono passati tanti ed anche la nuova stagione ha assunto una piega inaspettata rispetto alle premesse estive.
L’Acireale si presentava ai nastri di partenza come il terzo incomodo alle due formazioni messinesi. Tra conferenze stampa, dichiarazioni ed una campagna acquisti mirata, Savanarola e compagni venivano considerati la terza forza del campionato capace di poter puntare alla promozione in Serie C.
Ciò che è mancata fin da subito, però, è stata la continuità di risultati. Ad un “Aci e Galatea” blindato ed inespugnabile, seguivano le sconfitte fuori casa: tante, troppe per puntare alla vittoria finale. Una situazione che, come spesso accade, ha fatto innescare la miccia in un ambiente esigente e particolare come quello acese.
La mancanza del pubblico negli stadi ha fatto esasperare gli animi tanto d portare ad un vero punto di rottura: da una parte la tifoseria, dall’altra calciatori ed allenatore. Nel mezzo la società ha provato a gestire la situazione prima di essere travolta dagli eventi stessi.
Il risultato finale ha portato all’addio non solo a mister Pagana ma anche a tanti big dello spogliatoio. In principio furono Bertolo e Bucolo, poi è toccato a Rizzo, Rossetti e Silvestri lasciare l’isola.
Ed è proprio nel momento in cui qualsiasi luce appare lontana in fondo al tunnel che la svolta può accadere: nel caso dell’Acireale la rinascita porta il nome di Fabio De Sanzo. Uomo di campo, diretto e molto pratico: l’ex allenatore del Corigliano ha accettato di prendere in mano una creatura senza identità né passione.
Una presa di responsabilità sottolineata fin da subito, quando l’allenatore si presentava alla piazza a pochi giorni dal big match contro l’ACR Messina.
La vittoria della capolista, però, non ha scalfito il credo del nuovo mister capace di riportare tranquillità e voglia di lavorare sul campo. Dal tap in di Addessi sono già passate tre giornate di campionato.
Tre turni che hanno portato in dote ben nove punti alla causa dell’Acireale, grazie a tre splendide vittorie. Savanarola e compagni sono riusciti ad invertire la rotta prendendosi il quarto posto a sei lunghezze dalla vetta. Naturalmente la lotta per la vittoria finale è ormai una chimera, ma si è ridata dignità ad un’intera stagione da concludere per il meglio.
Mister De Sanzo è ripartito dal suo credo calcistico e dagli uomini di maggiore carisma: difesa rocciosa, esterni capaci di attaccare e difendere ed un gioco offensivo votato alla ricerca continua della rete. Le tre vittorie consecutive certificano tutto questo grazie alle 11 marcature messe a segno ed ai soli tre goal incassati. La copertina va sicuramente agli attaccanti dal curriculum pesante come Pozzebon o all’eterno capitano Savanarola.
Ma la nuova Acireale è ripartita dalla “classe operaia” dei suoi gregari e dalla spregiudicatezza degli under. Walter Cozza si è preso le chiavi del centrocampo affiancato da un 2001 di grande avvenire come Buffa; La Vardera segna e serve assist mentre De Felice è l’uomo giusto sempre al momento giusto.
Le cessioni eccellenti, poi, sono state rimpiazzate da giocatori non dal nome altisonante ma con caratteristiche ben specifiche per la categoria. Per questo motivo calciatori come Raia, Strumbo, Ndiaye Mbamba e Ba rappresentano lo zoccolo duro sul quale chiudere la stagione al meglio.
Superato il punto di rottura adesso è tempo di accelerare e non guardarsi più indietro: l’Acireale è rinata e si stringe attorno alla squadra guidata da un leader come Fabio De Sanzo.
Ernesto Francia