
Top e flop: chi sale e chi scende nel Girone I di Serie D

TOP
Addessi: E’ l’espressione più nitida di una squadra che ha imparato finalmente ad essere rock ‘n roll. La cattiveria con cui si fionda su un pallone vagante in area di rigore avversaria vale tre punti e serve a infrangere il tabù “Aci e Galatea”. Addessi attraversa un momento di forma straordinario, soltanto parzialmente raccontato dai tre gol consecutivi, cinque in stagione. Così si può volare. Maneskin
Addessi [Acr Messina]
Lodi: Cinque gol in cinque partite. L’impatto lo raccontano numeri e geometrie. Duecento partite in Serie A, d’altronde, non si giocano per caso e Ciccio è arrivato in riva allo Stretto per ricordarlo a una grossa porzione di scettici. A chi obietta sia decisivo esclusivamente dagli undici metri, è opportuno replicare che i penalty bisogna anche saperli tirare, specie quando il pallone diventa pesante. Manita
Lodi [FC Messina]
Mesina: Una manciata di minuti per segnare il gol più bello della giornata. Il neo attaccante della Gelbison si presenta con un colpo da fenomeno, prova lampante di tecnica e intuito. Lo spiovente da 40 metri sorprende un portiere forse troppo fuori dai pali, ma non lenisce la bellezza di un gesto tecnico raro, soprattutto in Serie D. I campani, qualora non fosse chiaro, fanno sul serio. Mago Silvan
Mesina [Gelbison]
FLOP
Castrovillari: Perdere il derby nel giorno del centenario. Un secolo di Lupi del Pollino meritava sicuramente festa migliore, invece è arrivato il San Luca a prendersi tre punti, lasciando un cumulo di amarezza in terra Silana. Il rigore di Carbone profuma di ricambio generazionale e condanna i rossoneri a una classifica sempre più difficile. Il margine per tirarsi fuori dalle secche c’è ancora ma servono gol e, soprattutto, punti. Polveri bagnate
Castrovillari [Castrovillari]
Cicirello: Il trascinatore del Sant’Agata, l’uomo a cui ci si è aggrappati nei momenti più difficili a sto giro si prende una pausa di riflessione. I biancoazzurri proseguono nel loro momento di crescita e con la Cittanovese potrebbero addirittura centrare il colpaccio. L’arbitro fischia il rigore, il bomber dagli undici metri si fa respingere la conclusione. Qualche rimpianto, ma la consapevolezza che la strada è tracciata. E’ quasi magia
Cicirello [Sant’Agata]
De Leonardis: un retropassaggio galeotto lancia il Dattilo e, per converso, getta le basi per l’ennesima sconfitta dei calabresi. L’annata maledetta sbatte contro inconvenienti di ogni tipo e l’incidente complica un percorso lastricato di insidie. Centrare la salvezza sembra impresa titanica a cui, però, non bisogna smettere di credere, quantomeno per una mera questione di orgoglio. Titanic
L’errore di De Leonardis [Roccella]