Tiago Goncalves: la freccia che fa sognare tra tecnica e velocità
Una stagione in crescendo che lo hanno reso uno dei giovani più promettenti del panorama di terza serie. Le sue qualità, unite alla duttilità tattica, lo rendono uno dei profili più importanti in casa Messina.
Estate 2021, il Messina è in ricostruzione sul mercato dopo la vittoria del campionato di Serie D. Il nuovo management giallorosso ha il duro compito di costruire un gruppo da zero per disputare un buon campionato di Serie C. Sotto l’attenta lente del direttore sportivo Cristian Argurio, la società del presidente Sciotto si assicura le prestazione di un giovane portoghese classe 2000. Tiago Goncalves, infatti, è uno dei primi acquisti del Messina di ritorno nel calcio professionistico. Un nome che non infiamma la piazza, come i tanti giovani semi sconosciuti alla tifoseria generalista. Tuttavia basterebbe analizzare il suo profilo per capire che c’è del potenziale dietro questo acquisto a titolo definitivo. La politica della società giallorossa è proprio quella di potersi assicurare dei giovani promettenti che possano crescere ed esplodere in riva allo Stretto. In questo senso l’acquisto di Goncalves sposa a pieno questa linea progettuale.
Estremamente rapido ma con una tecnica di primo ordine, Tiago sbarca a Messina con la voglia di rilanciare la sua carriera. Per la verità il suo rapporto con l’Italia si era già intrecciato con la maglia del Genoa. Proprio la società del Grifone lo aveva notato nelle giovanili del Belenenses, portandolo sotto la Lanterna. Tra un torneo di Viareggio ed un prestito nel Valladolid B, non era riuscito a guadagnarsi la riconferma. Questi sono dei momenti chiave nelle carriere dei giovani calciatori, specialmente stranieri: da una parte il rischio di ritornare da dove si è partiti, dall’altra la fortuna di trovare un dirigente capace di intravedere un futuro roseo. Il ds Argurio lo seguiva da tempo e non ha perso l’occasione di portarlo in Sicilia: una freccia sulla sinistra, il regno di un certo Alessandro Parisi team manager della squadra.
La fiducia viene ripagata anche se l’ambientamento non è dei migliori. La prima parte di stagione del giovane portoghese non è esaltante: serve ambientamento e grande disciplina tattica per giocare con mister Sullo in un campionato difficile come la terza serie italiana. Oltre alle qualità tecniche, però, Goncalves dimostra di avere anche una “testardaggine” positiva nel voler emergere. Alla lunga i sacrifici vengono ripagati perché diventa un punto di riferimento sia sotto la gestione Capuano che Raciti. Con il tecnico ex Avellino, agisce nel ruolo di terzino e di esterno nel centrocampo a cinque tutta fascia. Con Raciti, però, arriva la svolta definitiva: riportato al ruolo originale, diventa un’ala offensiva temibilissima nel 433. La salvezza del Messina passa anche dalle sue giocate decisive.
Il goal del pareggio a Palermo, la cavalcata della vittoria contro il Bari, il goal vittoria contro il Campobasso. Al termine della stagione, il tabellino recita: ventidue presenze, tre goal e un assist. Un ruolino di marcia impressionate e un apporto fondamentale in tutte le vittorie decisive. Il Messina raggiunge una salvezza quasi insperata dopo il girone d’andata e può brindare senza il passaggio dai playout.
In riva allo Stretto è sbocciato un nuovo talento con un futuro roseo davanti a sè.