Terremoto Serie D: San Luca e Gioiese al capolinea?
Dopo il ritiro dal campionato del Lamezia, le due società calabresi hanno comunicato ufficialmente di aver azzerato le cariche societarie e dirigenziali. Quale futuro all’orizzonte?
Nemmeno il tempo di potersi godere questa bella lotta in vetta che l’aspetto sportivo passa subito in secondo piano. Si ci avevamo creduto, almeno per questa stagione. Solo qualche settimana fa, esaltavamo il fatto di poter assistere ad uno spettacolare girone I di Serie D. Una sana competizione puramente calcistica che ci potesse accompagnare fino al termine della stagione senza la classica “nobile decaduta” pronta a chiudere i giochi già a novembre. Puntualmente siamo stati già smentiti e non abbiamo chiuso nemmeno il girone d’andata. Ci sarebbe tanto da raccontare dopo questo weekend: il Trapani che va, per la prima volta, in fuga solitaria, i contemporanei pareggi di Siracusa e Vibonese fino all’ennesimo stop della Nuova Fenice Amaranto Reggio Calabria. Purtroppo, però, niente di tutto questo perché la settimana appena trascorsa lascia uno strascico ben più pesante che va ben oltre il terreno di gioco.
L’ironia della sorte, poi, ci costringe a concentrarci su un territorio in particolare. Stiamo parlando della Calabria da sempre protagonista del girone I di Serie D. Eppure sarà la sfortuna, sarà il fato o il destino ma sembra proprio che le società calabresi vogliano far saltare il banco quest’anno. In principio fu il fallimento della Reggina con conseguente lotta giudiziaria. Da lì la nascita della nuova società amaranto e l’aggiunta in sovrannumero a campionato già in corso. Risultato? Tanta confusione, gare rinviate e calendario rivoluzionato. Ma ci eravamo passati sopra: in fondo si parla sempre di un dramma sportivo per una piazza importante del sud Italia.
Nelle ultime settimane, però, l’aria si è fatta sempre più pesante ed è arrivato il classico fulmine a ciel sereno. Il ritiro dal Lamezia Terme dal campionato non solo ha falsato tutta la classifica ma ha messo in luce l’ennesimo episodio di pressapochismo che ormai regna nelle serie minori italiane. A lasciare un sorriso amaro, poi, la scelta di ufficializzare questa decisione poche ore dopo la vittoria contro il Città di Sant’Agata. Della serie “lasciamo un contentino e scappiamo di notte“. Ci sarà tempo, come detto, per analizzare l’asse Reggio Calabria-Lamezia che appare con molti punti oscuri.
Nel frattempo, però, saranno passate anche poche settimane ma il caso lametino è bello che archiviato. A prendersi la scena, allora, sono Gioiese e San Luca: costa tirrenica e costa ionica per non scontentare nessuno. A rompere gli indugi sono stati prima i giallorossi che non solo hanno azzerato tutte le cariche dirigenziali ma, per non farsi mancare nulla, hanno anche ritirato la squadra juniores dal campionato.
Decisamente più impattante, a livello di tempistica, la Gioiese che al posto della conferenza pre partita ha deciso di comunicare l’azzeramento delle cariche societarie a poche ore dal match contro il Licata.
Due stringati comunicati, quindi, che nascondono tanto altro tra le righe. Ci si trincerà dietro le consuete frasi di circostanza:” Le porte sono aperte a tutti coloro i quali hanno a cuore le sorti della Gioiese e si ritengono pronti a dare un nuovo corso ad un sodalizio che vanta 105 anni di militanza nei campionati federali” e “Il club è determinato a costruire un futuro brillante e a mantenere la sua posizione di eccellenza nello sport dilettantistico“. La realtà, invece, fotografa due situazioni di piena crisi in cui l’extracampo influenza in maniera determinante anche i risultati sportivi. Mister Viola da una parte e Natale Iannì, fresco fresco di dimissioni colte nella mattinata di ieri, dall’altra hanno già lanciato il loro messaggio d’aiuto e di richiesta di supporto.
Ad oggi la classifica ci restituisce due squadre che occupano gli ultimi tre posti della graduatoria insieme al Castrovillari.
Una crisi generalizzata del calcio dilettantistico calabrese in cui solo Vibonese e Nuova Fenice Amaranto provano a tenersi a galla.
Nella settimana che ci condurrà allo scontro diretto Siracusa-Trapani, l’ennesimo terremoto sembra essere imminente con buona pace della regolarità del torneo.