Sognando i playoff: Brunori trascina il Palermo
Una doppietta per stendere l’Ascoli e proseguire nella rimonta playoff. L’attaccante è il vero leader e trascinatore della squadra rosanero.
Campionato cadetto ma dalle grandi firme. Non è assolutamente un torneo banale e livellato verso il basso, quello che ci sta facendo emozionare in queste settimane. La Serie B, come di consueto, difficilmente viene dominata da una singola squadra capace di monopolizzare tutta la stagione. L’ambizione massima sono i due posti che valgono la promozione diretta, ma anche la lotteria dei playoff rappresenta un’appendice di stagione pirotecnica. Quest’anno la platea di squadre dagli obiettivi importanti è abbastanza variegata. Se, al momento, Frosinone, Genoa e Reggina lottano per i primi due posti, la bagarre per i playoff è davvero accesissima.
Ad aggiungersi alla lista delle pretendenti, c’è anche il Palermo di mister Corini. I rosanero, targati City Group, puntano a fare qualcosa di speciale fin da subito. Nonostante il salto di categoria, sono tanti i parallelismi con lo scorso anno: un girone di ritorno giocato alla grande, un super ruolino di marcia in trasferta ed il “Renzo Barbera” diventato inespugnabile negli scontri decisivi. Ad oggi, la squadra ha invertito decisamente la rotta dopo la doppia sconfitta consecutiva, di fine novembre, contro Cosenza e Venezia. Da quel momento in poi, qualcosa è scattato sia in società che nel gruppo squadra. L’avvento di mister Corini ha portato serenità ed è stata costruita la striscia di otto risultati utili consecutivi. L’ultimo quella maturato sul campo dell’Ascoli con la bella vittoria esterna per 1-2.
Tra analogie e parallelismi, però, c’è un punto fermo che unisce passato, presente e futuro. Stiamo parlando di Matteo Brunori, il vero leader di questa squadra. Giunto nel pieno della sua maturità calcistica, l’attaccante italo-brasiliano ha finalmente capito cosa vuole fare da grande. D’altronde il classe 1994 non è di certo un giovane alle prime esperienze ma, sul suo conto, pesava l’etichetta di giocatore dal grande potenziale ma mai esploso. Serviva la piazza ideale, quella capace di amarti e farsi amare. La Sicilia, da sempre terra di grande bomber, ha accolto un giocatore in cerca di una svolta e ci ha restituito un elemento di assoluto valore.
La doppietta decisiva di Ascoli è solo l’ultima belle pagina di una storia che continua a regalarci nuovi capitoli. Senza dubbio è stato l’attaccante rivelazione della scorsa stagione insieme a Luca Moro del Catania. Con un bottino di 29 marcature ha segnato inesorabilmente il destino del Palermo sino alla sorprendente vittoria dei playoff. Nella lotteria della post season, quattro marcature pesantissime. Abile tecnicamente e forte fisicamente, il numero 9 rappresenta il prototipo dell’attaccante moderno capace di fare reparto da solo e trascinare tutta la squadra.
Queste caratteristiche hanno spinto il City Group al primo vero investimento alla guida del Palermo. Fortemente voluto dalla piazza, la società lo ha acquistato a titolo definitivo dalla Juventus per una cifra totale di 3 milioni di euro. Una decisione ponderata ma quanto mai vincente. L’impatto con il nuovo campionato è stato d’altissimo profilo: sono già quindici i goal già realizzati. Una tripletta in Coppa Italia per aprire la stagione e dodici firme in campionato. Nel mezzo qualche rigore sbagliato di troppo ma che si può perdonare ad un attaccante che dà tutto in campo. Numeri che fotografano a pieno le qualità di un elemento che, naturalmente, non è passato inosservato. La chiamata di Roberto Mancini per lo stage della nazionale è stato il giusto premio per un ragazzo umile che ha preso consapevolezza, forse un po’ tardi, delle sue potenzialità.
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Adesso l’obiettivo resta quello di coronare un sogno: lottare per la promozione in Serie A. Dalla zona playout, il Palermo ha messo in atto una splendida rimonta agganciando il Pisa all’ottavo posto. Servirà grande continuità di risultati per consolidarsi tra le prime otto e tentare la fortuna alla lotteria della post season. Ma con un Matteo Brunori in questo stato di grazia, sognare non costa nulla.