Serie D, Siracusa – Trapani: sarà un duello fino alla fine?
Le due squadre siciliane stanno monopolizzando il campionato per una lotta promozione che si preannuncia emozionante e ricca di colpi di scena.
Messina, Gelbison, Catania. Queste, nell’ordine, le squadre che si sono aggiudicate la promozione nelle ultime tre stagioni del girone I di Serie D.
Il raggruppamento meridionale del massimo torneo dilettantistico si è sempre contraddistinto per grande competitività e valori qualitativi. Aspetti che, nel recente passato, si erano quasi persi dal momento che molti nobili decadute erano ripartite proprio dal dilettantismo come Bari, Palermo e Catania.
Una situazione che, all’alba dei rispettivi campionati, aveva già messo in chiaro chi avrebbe raggiunto la promozione.
Per riassaporare quella sana e spettacolare bagarre in vetta, allora, bisogna tornare alla stagione 2020/2021 quando la città di Messina fu protagonista del duello a distanza ravvicinata tra l’ACR Messina di Pietro Sciotto e il FC Messina di Rocco Arena. Una sfida “fratricida” ricca di contenuti dal punto di vista sportivo, ma estremamente umiliante per la spaccatura ambientale che creò in riva allo Stretto.
Alcune di quelle analogie, però, si possono riscontrare oggi nel bellissimo duello che dopo otto giornate si sta sviluppando nell’attuale stagione. Dopo il campionato dei record del Catania, finalmente il girone I torna a dare spettacolo e ad attirare l’attenzione di tifosi ed addetti ai lavori.
A contendersi l’ambito salto nel calcio professionistico sono ancora due squadre siciliane, due società che rappresentano delle piazze storiche del sud Italia. Ironia della sorte una corsa a tappe tra la Sicilia orientale rappresentata dal Siracusa e quella occidentale con il Trapani.
Ad oggi possiamo dire che, finalmente, il calcio siciliano torna a vivere una sana e sportiva competizione di alto profilo. Tralasciando il contesto dilettantistico, infatti, le due contendenti hanno poco a che fare con questa categoria sia in termini societari che sportivi. Partendo dai semplici numeri, il Siracusa si trova in vetta con 22 punti conquistati a fronte di sette vittorie e un pareggio. Il Trapani, virtualmente, potrebbe fare ancora meglio dal momento che ha conquistato sette successi con una gara in meno.
Per fotografare ancora di più lo strapotere delle due squadre: il Siracusa ha il miglior attacco con 26 goal all’attivo, di contro il Trapani ha subito appena una rete fino ad ora.
Da questa base appare evidente come sia davvero difficile per qualsiasi altra squadra mantenere questo passo. La Vibonese del presidente Caffo sta provando a restare in scia ma, oggettivamente, non ha lo stesso livello qualitativo di rosa mentre i ritardi accumulati dalla Fenice Amaranto Reggio Calabria non lasciano intravedere la possibilità di una rimonta senza battute d’arresto.
Entrando nel merito della corsa promozione, la forza delle due squadre non va limitata al fattore semplicistico dei grandi nomi in rosa. Anche in Serie D, infatti, non bastano le “figurine” per vincere i campionati ma serve soprattutto forza del gruppo e grandi leader nello spogliatoio e in panchina. Su quest’ultimo aspetto Trapani e Siracusa hanno scelto due tecnici che conoscono bene la categoria e il valore del sacrificio sul campo. Il vulcanico presidente Antonini si è affidato ad Alfio Torrisi mentre sul fronte aretuseo la scelta è ricaduta su Gaspare Cacciola. Poi ci sono i calciatori in campo e qui sono state seguite due linee di pensiero diverse. Considerando anche la differenza di budget a disposizione, il Trapani ha voluto mettere in scena una campagna acquisti mirata ma anche molto mediatica. Cocco, Kragl e Crimi rappresentano i classici elementi dal curriculum pesante. La vera vittoria, fino ad ora, è stata quella di farli calare nel contesto dilettantistico al meglio. L’attaccante punta la doppia cifra già nelle prossime uscite, mentre il centrocampista ex Messina ha già messo il suo timbro con il suo sinistro chirurgico. I nomi attirano la fantasia dei tifosi, ma poi c’è anche la sostanza di tutti quegli elementi d’esperienza come Sabatino, Gagliardi, Bollino, Cangemi, Cristini e gli under di assoluto valore. Sul fronte Siracusa, invece, la prerogativa è stata quella di scegliere uomini avvezzi al girone I e già vincitori di questo campionato. Aliperta, Vacca e Arcidiacono sono stati grandi protagonisti nella promozione del Messina. Alma, Maggio, Favetta e Faella giocherebbero titolari in qualsiasi altra squadra di Serie D.
Poi c’è l’esperienza di Russotto senza dimenticare il fattore difesa con Benassi, Markic e Suhs. Alla luce di tutto questo è evidente che gli investimenti considerevoli fatti sul mercato hanno un solo obiettivo: conquistare l’agognata promozione in Serie C. L’auspicio è che il prosieguo della stagione possa continuare su quanto visto in queste prime otto giornate. Una sana competizione sul campo senza veleni ed accuse a guastare il clima di leale sfida sportiva. Probabilmente il miglior biglietto da visita lo hanno lanciato i due presidenti al termine dell’ultima giornata. In vista del primo scontro diretto della stagione, il numero 1 aretuseo Alessandro Ricci ha invitato ufficialmente il collega Antonini a vivere insieme le ore antecedenti alla gara. Un’iniziativa accolta positivamente dal patron granata lanciando un messaggio estremamente positivo in un momento storico di grave imbarazzo per il calcio italiano.