Serie D: quando l’X Factor non è sinonimo di talento
Risultato ad occhiali, equilibrio assoluto, perfetto bilanciamento tra attacco e difesa. Ma lo 0-0 è sinonimo di organizzazione o di mancanza di coraggio e talento?
Una di quelle domande che, nel calcio, non troverà mai una risposta assoluta. In fondo il gioco del pallone non è assolutamente una scienza esatta ed i numeri non possono spiegare tutto quello che accade in quell’arco temporale di 90 minuti. Eppure la domanda sorge spontanea e lecita nel momento in cui lo 0-0 diventa parte integrante di un’intera stagione. Allontanandoci dai riflettori dei grandi eventi e delle competizioni di alto livello, il massimo campionato dilettantistico ci può fornire una spiegazione ben più attuale del valore dello 0-0. Prendendo in prestito il nome di una ben nota trasmissione televisiva, l’X Factor ha da sempre assunto un ruolo decisivo in un torneo ostico come la Serie D. Il mantra “strappare un punticino fa morale e muove la classifica” è una di quelle leggi non scritte che ha fatto le fortune di tantissime squadre nel corso degli anni. Tuttavia se vogliamo addentrarci ancor di più nell’argomento, appare interessante concentrarsi non tanto sul semplice pareggio quanto sugli 0-0 andati in scena nell’attuale girone I di Serie D. Allargando il nostro raggio di azione ci rendiamo conto che una sola squadra, sulle diciotto totali, non ha mai fatto registrare questo risultato: a sorpresa, infatti, è una neo promossa come il Dattilo a far segnare questo dato. Ma lo 0-0 è un risultato che assume diverse sfaccettature a seconda delle squadre in campo, degli obiettivi e dei determinati momenti della stagione. Soffermandoci, per esempio, sulla lotta promozione qualche spunto interessante ce lo forniscono Acr Messina, FC Messina e Gelbison.
La capolista ha ottenuto due 0-0 contro Licata e Cittanovese, entrambe le gare sono state giocate tra le mura amiche del “Franco Scoglio”. Per la Gelbison, invece, i due 0-0 sono arrivati in due momenti opposti di stagione: quello con il Rende ad inizio campionato, mentre quello contro il Sant’Agata solo due settimane fa. Ed in casa FC Messina? I giallorossi hanno ottenuto un solo 0-0 alla quarta giornata in casa della Polisportiva Santa Maria. Un caso? Non di certo visto che fu l’esordio in panchina per mister Rigoli e la squadra si dovette adattare ad un nuovo modulo nel giro di pochissimi giorni. I singoli casi, delle tre squadre più attrezzate del girone, ci hanno mostrato come dietro ogni 0-0 si nasconda una spiegazione diversa. Ma in questa speciale classifica, quali sono le squadre che hanno ottenuto più volte il risultato ad occhiali? A guidare la graduatoria c’è il Sant’Agata a quota 5, seguita da Rotonda e Troina a 4. Sia la compagine biancazzurra che quella ennese sono impelagate nel limbo della zona playout e lottano per raggiungere l’obiettivo salvezza. Un dato significativo ci mostra come la squadra di mister Giampà abbia ottenuto questo risultato in diversi scontri diretti quando i tre punti pesavano tanto. Di contro il Troina è riuscito a strappare il famoso “punto pesante” contro squadre ben più quotate come Acireale e Licata. Nell’immenso universo degli 0-0, allora, vogliamo chiudere con il Roccella. Il fanalino di coda del Girone I, stoppato per lunghe settimane dal Covid – 19, ha ottenuto questo risultato solo una volta nello scontro diretto contro il Marina di Ragusa. Per i calabresi il concetto del punto guadagnato rappresenta manna dal cielo per provare il miracolo sportivo della salvezza. Eppure lo 0-0 è stata una variabile che non ha inciso fino ad ora per una squadra che alle 4 vittorie affianca le ben 15 sconfitte. Come dicevamo all’inizio, il calcio non è una scienza esatta e soffermarci solo sui numeri ci priverebbe dell’essenza di questo sport. L’auspicio, per questa parte finale di stagione, è di poter assistere a gare sempre emozionanti e ricche di goal. Se poi qualche 0-0 dovesse capitare sarà sempre il campo a darci la spiegazione più esaustiva.