Serie D, Girone I: San Luca-Dattilo, alla ricerca della matricola perfetta
Si contendono il ruolo di matricola terribile e sorpresa del torneo. Una calabrese, l’altra siciliana. San Luca e Dattilo, domenica alle 14.30, si ritroveranno di fronte per mettere la parola fine su un testa a testa a distanza, scandito da tante note liete e diverse punti in comune. Entrambe, infatti, pur alla prima esperienza della loro storia in Serie D, bazzicano nei quartieri nobili della classifica: 32 punti per la formazione trapanese, appena uno in meno per i giallorossi che, dopo un avvio sfavillante, ultimamente hanno accusato qualche colpo a vuoto. Nessun timore, la permanenza, come accennato, non dovrebbe essere in discussione, mentre programmazione e lungimiranza permettono di costruire basi solide per il futuro.
Sulle panchine siedono Ignazio Chianetta e Ciccio Cozza, tecnici navigati, capaci di tirare fuori il meglio dagli uomini a disposizione e di capitalizzare al massimo il fattore campo. Al Provinciale, dove il Dattilo ha chiesto ospitalità, soltanto in due circostanze i padroni di casa sono usciti sconfitti: al cospetto della capolista Acr Messina e, proprio del San Luca. I calabresi, tra le mura amiche, hanno fatto persino meglio, cedendo l’intera posta in palio esclusivamente all’altra peloritana, il Football club Messina. Era il 21 febbraio e al Corrado Alvaro si è rotto così un incantesimo di vittorie e pareggi lungo addirittura quattro anni.
L’atteggiamento offensivo dei trapanesi, testimoniato dai dodici gol di Terranova (capocannoniere con Ciro Foggia del Girone I) sui 33 totali, concede inevitabilmente qualcosa in fase difensiva e sbatterà sugli accorgimenti di una squadra che fa del collettivo la freccia più efficace del proprio arco. Le 21 reti realizzare, si bilanciano con le 19 subite e fotografano bene una compagine arcigna, in cui i Domenico, Carbone e Bruzzaniti, insieme ad Andrea Marchionna risultano i marcatori più temibili, con appena tre gol segnati. Ridurre ai freddi numeri la sfida, tuttavia, sarebbe errore madornale, meglio, allora, passare la palla al campo, dove i teoremi lasceranno spazio ad agonismo e qualità.