Serie C: Paganese – Messina, che peccato! Giallorossi agguantati nel finale da Castaldo
Il Messina di Sasà Sullo, gagliardo, bello da vedere ed a tratti spregiudicato tocca il cielo con un dito al “Marcello Torre” di Pagani, prima di essere bruscamente tirato giu dalla rete al 95′ del “mai domo” Gigi Castaldo (classe 1982).
L’esordio in campionato non era sicuramente dei più semplici, ma l’inizio dei giallorossi ha lasciato ben sperare, una squadra ordinata che sa quel che vuole e quando colpire, come al 10′ quando il lancio illuminante del solito, onnipresente, Filippo Damian, imbecca Russo, abile ad addomesticare la sfera, saltare Schiavi e freddare Baiocco.
Eccolo il primo gancio del Messina.
La Paganese non si scompone però, e forte dell’esperienza di Gigi Castaldo agguanta il pari con un preciso destro dal limite d’area. Da lí in avanti l’ago della bilancia penderà dalla parte degli azzurrostellati, complice anche qualche uscita incerta del portiere biancoscudato Lewandoski, bravissimo però a riscattarsi dagli 11 metri ipnotizzando il n.11 locale Diop.
Secondo “sliding doors” di questa sfida, il Messina riacquisisce fiducia e consapevolezza dei propri mezzi chiudendo la prima frazione in vantaggio grazie alla rete dal dischetto di Balde (fratello d’arte del più celeberrimo Keita, attaccante blucerchiato).
Basterebbero già i primi 45 minuti a giustificare il prezzo del biglietto degli spettatori, non tantissimi, assiepati sulle tribune del “Marcello Torre”, ma il meglio deve ancore venire.
Il Messina rientra dalla pausa rinvigorito, la Paganese resta negli spogliatoi, a conferma di questa tesi la rete di Morelli, lasciato colpevolmente solo in area, sa di doccia gelata per i locali che incassano di li a poco anche il goal di Lorenzo Simonetti (seconda rete stagionale per lui).
1-4 per i giallorossi e sgomento tra le fila dei locali.
La gara sembra già mandare i titoli di coda, ma Murolo poco dopo corregge in rete la torre aerea dell’ex di giornata Carmine Cretella, riportando la Paganese in partita .
Da lí in avanti il Messina sembra poter gestire la gara, se non fosse per le poche energie rimaste ai giocatori in campo (causa ed effetto inevitabile di una preparazione partita con notevole ritardo).
Il goal di Piovaccari all’89’, esperto attaccante classe ’84 fresco di rientro dall’esperienza in terra spagnola, regala un finale infuocato agli spettatori presenti, la rete di Castaldo allo scadere del 5′ minuto di recupero sa però incredibilmente di beffa.
Nonostante l’amaro in bocca (inevitabile) non si può non tener conto di una prestazione, la seconda consecutiva, maiuscola di un gruppo di ragazzi riunitisi appena 20 giorni fa, che han fatto tremare una formazione solida ed esperta come la Paganese.
Il peccato è solo di inesperienza, il futuro lascia ben sperare anche se il prossimo ostacolo porta il nome del Palermo.
Leoni contro aquile, ancora una volta a due anni e mezzo di distanza dall’ultima volta, allora era l’inferno della Serie D, oggi l’occasione di dare un segnale al campionato di Serie C è troppo ghiotta per farsela sfuggire.