Serie C, girone C: calma apparente o sostanziale equilibrio?
Mandate in archivio le prime undici giornate di campionato, appare ancora difficile decifrare un raggruppamento che forse non ha mostrato il suo vero volto.
Da Serie C ad una B2 il passo è breve. Da anni, durante le settimane estive precampionato, gli addetti ai lavori si interrogano sui reali valori dei gironi di terza serie. Per quanto riguarda quello meridionale, poi, il discorso è ancora più ampio vista la presenza contemporanea di grande piazze, nobili decadute e tifoserie molto calde. Il bello del calcio del sud è anche questo ma, troppo spesso, queste analisi rischiano di risultare banali e ripetitive senza un vero riscontro del terreno di gioco. Questa “tradizione” si è ripetuta anche in questa stagione e solo ora, dopo undici giornate di campionato, si può tracciare un primo bilancio non certamente assoluto ma quanto meno lineare.
La prima certezza, una delle poche, è che non c’è al momento una squadra “ammazza campionato”. Rispetto agli anni passati, infatti, nessuna corazzata sta dominando in lungo e in largo: un bene per lo spettacolo del girone C che ne risulta salvaguardato dopo il cammino dei record del Catanzaro.
Le società che hanno investito maggiormente e pesantemente sul mercato non occupano la vetta della classifica. Al contrario la prima sorpresa è proprio la Juve Stabia, una squadra che ai nomi mediatici ha preferito la forza del gruppo e la concretezza. Ad oggi, infatti, non sono i grandi attacchi a far la differenza ma le difese granitiche. Le vespe, insieme ad Avellino e Benevento, occupano il podio avendo subito meno di dieci goal. A questo proposito non è un caso che la classifica marcatori sia comandata dai bomber di provincia come Murano a Picerno o Starita a Monopoli. Al netto dell’analisi dei numeri, però, è giusto evidenziare che per investimenti fatti sul mercato e tetto salariale Avellino e Benevento siano decisamente superiori non solo alla Juve Stabia ma anche al resto del girone. La discriminante economica non è tutto nel calcio e, specialmente nell’universo della Serie C, idee e programmazione fanno la differenza.
Per questo motivo non sorprendono i percorsi di squadre come Latina, Picerno e Taranto che hanno trovato la loro dimensione in terza serie lavorando molto sulla strutturazione societaria prima di quella sportiva.
Una menzione a parte la merita la Casertana che, da neo promossa, può essere la vera mina vagante del campionato. Partita in notevole ritardo, senza preparazione estiva e con un gruppo costruito in appena dieci giorni di mercato, ha tutte le carte in regola per sorprendere grazie ad una rosa dalle ottime qualità. Questa prima parte di stagione, però, nasconde anche l’altra faccia della medaglia: quella delle deluse in crisi d’identità. La classifica, è bene sottolinearlo, è molto corta: basti pensare che dal terz’ultimo posto alla zona playoff ci sono nove squadre racchiuse in appena cinque punti. Eppure tra silenzi stampa, contestazioni, esoneri e conseguenti cambi in panchina la fisionomia di molte realtà è già cambiata. In positivo come nel caso dell’Avellino che, con l’avvento di mister Pazienza, sta volando a suon di vittorie. In negativo come la situazione alle pendici dell’Etna con un Catania che non sta rendendo sul campo ed un difficile rapporto tra lo spogliatoio e mister Tabbiani. Un plauso, invece, lo meritano i calciatori del Crotone che mettendoci la faccia hanno di fatto annullato l’esonero del tecnico Zauli. Infine per quanto riguarda la zona retrocessione e la lotta salvezza è ancora troppo presto per esprimere dei giudizi. Il Monterosi, da settimane, era stata additata come la “Cenerentola” del girone C destinata all’ultimo posto. Di fatto, però, nelle ultime due giornate ha raccolto quattro punti accorciando sulle avversarie.
Tutto questo a dimostrazione che la salvezza, in questa categoria, passa dai dettagli. In questa bagarre così accesa avranno la meglio quelle squadra capaci di avere una continuità di risultati leggermente migliore alle avversarie e che, nel mercato invernale, sapranno trovare i rinforzi giusti per raggiungere l’obiettivo.