Serie B, la carica dei 2000: i baby bomber alla conquista della classifica cannonieri
Nicholas Bonfanti, Cristian Shpendi e Francesco Pio Esposito. Un inizio di stagione a suon di goal per i giovani attaccanti che stanno monopolizzando il campionato cadetto.
Calcio italiano, giovani talenti e prospettive future. Argomenti decisamente attuali che, storicamente, rappresentano molto spesso dei tabù nel nostro paese. In un sistema scricchiolante e logoro come quello del nostro paese, a partire dai palazzi istituzionali sino alle serie dilettantistiche, il futuro delle giovani promesse diventa più uno slogan utile nelle campagne elettorali sportive che una vera situazione da approfondire e preservare. A volte, però, la crescita dei talenti futuribili diventa anche il manifesto dei fallimenti, ripetuti negli ultimi anni, della nazionale azzurra. Basta riavvolgere il nastro a questa estate per ricordare l’ondata mediatica che ha colpito la spedizione disastrosa del CT Spalletti agli Europei in Germania. Se con Mancini si era elogiata la forza del gruppo in pieno stile italiano, tre anni dopo è stato un uragano di accuse verso un movimento che non produce più talenti per costruire la nazionale del futuro. Il paragone è sempre con gli altri paesi citando, ciclicamente, le solite frasi fatte che eviteremo di riproporre.
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Per questa settimana, allora, la nostra rubrica “Guess Who” non vogliamo dedicarla ad un singolo giovane profilo. Piuttosto vogliamo puntare il focus sul campionato di Serie B e sui tanti calciatori che si stanno mettendo in mostra a suon di goal. La caratteristica che gli accomuna, oltre al saper gonfiare la rete, è che sono tutti dei così detti under. Oltre i nostri confini questa dicitura potrebbe riguardare i giovani dei settori giovanili qui, purtroppo, ancora dobbiamo indicare con queste etichette calciatori di 21-22-23 anni. Fatta questa doverosa premessa, tuttavia, va evidenziato come nel campionato cadetto si stia cercando di dare una svolta in questo senso dando maggior spazio ad elementi “freschi” piuttosto che a calciatori a fine carriera ed alla ricerca di un ultimo grande contratto.
Ai cognomi pesanti sulle maglie, la sensazione è che si ragioni molto di più sugli investimenti futuribili e sulla valorizzazione. Alcune società stanno operando puntando sui propri settori giovanili, altre scovando chi si dimostra già pronto al grande salto provenendo dal calcio giovanile. Dando uno sguardo alla classifica marcatori cadetta, quindi, l’occhio viene catturato da tre nomi in particolare. Il primo è sicuramente quello di Nicholas Bonfanti, un 2002 che ha fatto le fortune del settore giovanile dell’Inter. Proveniente da una famiglia di calciatori come il nonno e il papà, sta stupendo tifosi ed addetti ai lavori a suon di reti. La gavetta l’ha già fatta perché il suo percorso di crescita, nel calcio dei grandi, parte proprio da Modena in C prima di affrontare la categoria superiore con i canarini e adesso con il Pisa. Ironia della sorte, per lui cresciuto in nerazzurro, è che a valorizzarlo in questo momento sia uno dei simboli del Milan: quel Pippo Inzaghi che dell’arte del far goal potrebbe tenere dei master universitari. Sono cinque le reti segnati in queste prime sette presenze tra campionato e Coppa Italia. Marcature pesantissime considerando che la sua squadra viaggia al primo posto in classifica. Una breve menzione, restando in Toscana, la merita anche il compagno di squadra Tramoni. Il francese 2000, ex Brescia, sta impattando notevolmente sull’inizio di stagione con quattro reti e due assist.
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Spostandoci dalla Toscana all’Emilia Romagna, Cesena si coccola il suo gioiello Cristian Shpendi. Fratello di Stiven, calciatore della Carrarese, l’albanese 2003 è sulla bocca di tutti già dalla passata stagione. Nella dominante annata della squadra di Toscano nel girone B di Serie C, il bomber ha chiuso a quota 22 goal in 35 presenze dimostrando una vena realizzativa innata. Di fatto la prova del nove è già arrivata, perché il calciatore non ha pagato l’ambientamento con la nuova categoria. Il Cesena si trova a metà classifica grazie alle reti di Shpendi che ha già timbrato il cartellino cinque volte in stagione.
La nostra carrellata merita un’ultima tappa. In questo caso, però, parliamo di una nostra vecchia conoscenza. Abbiamo già scritto di lui, in passato, sfruttando l’onda lunga anche dei fratelli. Francesco Pio Esposito, però, vuole prendersi le copertine anche da solo. La carta d’identità, per lui, recita 2005, il più giovane di questi baby bomber. Impatto splendido con la nuova stagione, per un altro prodotto del settore giovanile dell’Inter. La sua dimensione l’ha trovata in maglia Spezia e non è un caso che i liguri siano, al momento, la principale antagonista del Pisa per la vetta della classifica. Tre i goal in campionato che hanno portato in dote punti pesanti: uno proprio contro i toscani all’esordio, gli altri due a sugellare il successo per 4-2 sulla Carrarese nell’ultima giornata.
Alla luce di tutto questo, ben poco andrebbe aggiunto. I numeri nel calcio sono importanti ma non possono fornire una verità assoluta. Servirebbe maggiore competenza e voglia di rischiare in un mondo sempre più legato all’extracampo piuttosto che all’aspetto squisitamente sportivo. Al netto delle critiche di vario genere, la Serie B e le categorie inferiori hanno una loro dignità e deve essere preservata perché proprio da queste categorie che nascono i talenti del futuro. Solo qualche giorno fa abbiamo pianto la scomparsa di Totò Schillaci, l’emblema del calciatore che dalla cadetteria ha costruito il suo percorso sino quasi al tetto del mondo. Per questo motivo serve maggiore rispetto e voglia di lavorare per il calcio del futuro fatto di programmazione, organizzazione ed investimenti sui giovani.