Potenza-Messina, Capuano esordisce contro il suo passato
Quattro sconfitte consecutive, l’ultima interna col Monterosi, devono essere sembrate decisamente troppe. Così per la dura legge del calcio a pagare è stato alla fine l’allenatore. Anche se è Salvatore Sullo. Nome che in riva allo Stretto godrà comunque di eterna riconoscenza. Ma il passato va archiviato in fretta e il presente impone punti. Alla svelta. La missione di traghettare la barca verso acque più sicure spetterà dunque ad Eziolino Capuano, vulcanico trainer classe 1965, capace in carriera di alternare imprese sportive a gaffe memorabili. Il suo ciclo partirà domenica da Potenza, città a cui lo lega un rapporto particolare.
Non è solo una questione professionale – per tre volte Capuano si è seduto sulla panchina dei lucani, l’ultima nello scorso torneo – ma anche e soprattutto di cuore. Nato a Salerno, infatti, la famiglia del tecnico è in realtà originaria di Pescopagno, comune di duemila anime che sorge proprio nella provincia del capoluogo lucano.
Per l’occasione, tuttavia, i sentimenti andranno riposti in un cassetto. Lo impongono la classifica, più drammatica rispetto alla scorsa settimana, e un avversario, proprio come il Messina, alla disperata ricerca di punti. Il Potenza, centrata la salvezza con una giornata d’anticipo, è ripartito dal tecnico che, chiamato al posto proprio di Capuano, è riuscito a compiere la missione. Fabio Gallo, bandiera dell’Atalanta da calciatore, quest’anno, però, non ha ancora trovato il bandolo della matassa e dopo otto partite ha collezionato sette punti, comunque due in più dei giallorossi. L’unica vittoria del torneo è arrivata nello scorso turno ai danni della Fidelis Andria. A firmarla, oltre a Giuseppe Coccia, una vecchia conoscenza del pallone nostrano. Quel Pedro Costa Ferreira, forse giocatore più talentuoso della prima gestione Lo Monaco.In biancoscudato, l’esterno d’attacco portoghese ha collezionato 21 gol distribuiti in due stagioni e cinquanta partite, che gli sono valsi la chiamata tra i cadetti della Virtus Entella. Ricordi dolci in casa Messina sono legati anche a un altro ex. Francesco Salvemini, nella prima stagione targata Stracuzzi, quella dei Di Napoli in panchina, Arturo e Raffaele, segnò il gol vittoria contro la Lupa Roma. Coi riflettori accesi, davanti a settemila spettatori in delirio, quella rete valse il provvisorio primato dei Giallorossi. Punto più alto degli ultimi undici anni di calcio in Riva allo Stretto.
Giuseppe Coccia, centrocampista col vizio del gol (due fin qui) ed Enrico Zampa classe, classe ‘92 con un passato nella Lazio, l’esordio in serie A e tre presenze in Europa League, invece, sono gli altri elementi da tenere d’occhio. Ultimo ma non per importanza, il francese Allan Baclet, 35 anni e una lunga carriera trascorsa a gonfiare le reti, da Reggio Calabria a Vicenza, in giro per lo Stivale. Aspetti importanti, ma che non possono spaventare Ezio Capuano. “Sono orgoglioso di essere in una piazza così importante”. Ha detto durante la presentazione”. Poi ha proseguito: “Per affrontare situazioni del genere serve soprattutto grande senso di responsabilità. È quello che prometto al popolo messinese. La squadra è giovane e di buona qualità. Sono sicuro che si rialzerà”. I tifosi non sperano altro.
Claudio Costanzo