Mister Ferrara e i suoi “terribili” ragazzi: l’Igea Virtus cala il poker a Lamezia
La doppietta di Longo e le reti di Isgró e Aveni regalano i primi tre punti stagionali alla compagine barcellonese sul difficile campo dei calabresi.
Fiducia, orgoglio e difesa del proprio lavoro. Per chi non lo conoscesse, queste sono elementi che hanno da sempre caratterizzato la carriera da allenatore di Pasquale Ferrara. Un tecnico old style legato, in maniera viscerale, al sudore sul terreno di gioco ed alla cura dei dettagli. Per questo motivo, sette giorni fa, era evidente la sua delusione di non aver raccolto punti contro l’Acireale dopo una prestazione più che positiva.
Il calcio, però, non è una scienza esatta e capita molto spesso di raccogliere meno di quanto si è seminato.
Archiviato il KO all’esordio in Serie D di fronte al proprio pubblico, la Nuova Igea Virtus era attesa dalla classica prova di maturità contro una delle squadre più ambiziose del torneo. Un esame che i barcellonesi hanno superato a pieni voti, con lode e bacio accademico. La trasferta di Lamezia, infatti, non porta in dote solo tre punti pesantissimi ma anche la consapevolezza della forza di una squadra neo promossa. L’istantanea dei calciatori in festa sotto il settore ospiti dello stadio “D’Ippolito” è l’immagine più bella di un weekend da incorniciare per il calcio barcellonese. Dopo anni di purgatorio trascorsi in Eccellenza, il ritorno in Serie D di una realtá siciliana così importante merita il giusto spazio e merito. Mister Ferrara ha vinto sotto tutti i punti di vista la sfida a distanza con il collega Vanzetto. L’ex tecnico del Cittá di Sant’Agata, pur avendo a disposizione una rosa di assoluto valore, è caduto in trappola nel piano tattico studiato dall’avversario. L’Igea Virtus ha giocato un match perfetto con squadra corta capace di modificare assetto in corso d’opera e con un atteggiamento totalmente camaleontico. Il 343 iniziale ha sfruttato la chiusura degli spazi in fase difensiva alternando ripartenze veloci in avanti. Non è un caso, infatti, che il match si sia messo sui giusti binari fin da subito. Come un’orchestra, mister Ferrara ha diretto la sinfonia e i suoi ragazzi l’hanno eseguita alla perfezione. Gli acuti sono arrivati da quei calciatori che rappresentano a pieno lo spirito di squadra e la forza del gruppo.
Nell’arco di venti minuti ci ha pensato Sebastiano Longo a mettere in ghiaccio la partita. Il classe 1998, dopo un lungo girovagare tra Serie C e Serie D, è tornato nella sua cittá mettendo subito il timbro nel primo successo. Il destro a giro all’incrocio e la rete della doppietta hanno tramortito l’avversario. Nella ripresa la scena è andata ad un altro grande protagonista. Non poteva non essere il pomeriggio anche del totem Isgró che, anche a 37 anni, continua ad insegnare calcio a prescindere dalla categoria. Giunto nel calcio professionistico dopo i 30 anni, il talentuoso attaccante sa cosa significa sacrificarsi sui campi polverosi per un’intera carriera lontano dai grandi riflettori. Il suo ritorno a Barcellona è coinciso con la rinascita societaria verso obiettivi più importanti. Sua la rete dello 0-3 su lancio del portiere così come è suo anche l’assist per il poker servito da Fabio Aveni. Su quest’ultimo ci sarebbe tanto da dire: un calciatore che, dal settore giovanile del Catania, prometteva un futuro più che roseo. All’alba dei trenta anni ci ha pensato un maestro come Pasquale Ferrara a riportarlo alla sua corte puntando sulle sue qualità e credendo sulle sue doti dentro e fuori dal campo.
La copertina della settimana, quindi, è tutta per la Nuova Igea Virtus dopo la prestazione pirotecnica di Lamezia. Il campionato è solo alle sue fasi iniziali ma la sensazione è che il team barcellonese possa rappresentare la classica mina vagante del girone I di Serie D. Si alterneranno, come giusto che sia, momenti positivi e negativi ma siamo sicuri che la guida tecnica di Pasquale Ferrara sia assoluta garanzia per la panchina barcellonese. Siamo curiosi di seguire il cammino della squadra in un torneo che si preannuncia davvero combattuto.
La Nuova Igea Virtus è viva e promette grandi cose sempre con la consueta dose di umiltá ed intelligenza come predicato dal proprio allenatore.