Messina: verso Cerignola alla ricerca di certezze, conferme e punti di forza
Nell’anticipo della seconda giornata di campionato, i biancoscudati saranno impegnati questa sera nella delicata trasferta in terra pugliese.
Due binari paralleli che si intrecciano tra loro ma, per molteplici motivi, si spera non si incontrino mai specialmente in questo periodo storico. Il Messina sta vivendo sicuramente il periodo più difficile della storia recente tra accuse, veleni, silenzi, comunicazione assente o “scientificamente pilotata”. L’ottavo anno della presidenza Sciotto ha sancito la netta spaccatura con l’ambiente e la tifoseria organizzata. Una situazione assurda e, per dirla tutta, grottesca specialmente se vista con gli occhi di chi ci osserva da lontano. Invece all’interno dei confini della città dello Stretto, la sensazione di assuefazione ha reso del tutto normale quello che sta avvenendo. L’ennesima estate di passione che ha portato in dote ben poco con l’aggravante che questa volta la società, per la prima volta, ha dichiarato di essere in trattativa per la cessione.
Gli ultimi capitoli di questa vicenda assurda hanno gettato nel dimenticatoio le pseudo trattative con l’ennesima comunicazione social di Pietro Sciotto desideroso di sedersi ad un tavolo con la tifoseria organizzata. Un gesto dettato anche dalla scarsa presenza sugli spalti contro il Potenza e di una campagna abbonamenti fallimentari. Un’altra lettera aperta che ha trovato l’appoggio anche in quella parte di politica appartenente alla stessa corrente della presidenza. Tutto questo ha scatenato una nuova guerra a colpi di comunicati tra i corridoi di Palazzo Zanca aumentando il livello di tensione culminata con la nuova decisa protesta della tifoseria che non fa un passo indietro. Come se non bastasse, poche ore dopo questo tentativo di rappacificamento, nuovo colpo di scena con la nomina del direttore generale. Il ruolo fondamentale di una società calcistica è stato affidato a Giuseppe Trimarchi, molto vicino al presidente Sciotto e certamente con un curriculum decisamente lontano dall’universo calcistico professionistico.
Come sempre saranno i fatti a far la differenza ma, nel frattempo, tutti questi aspetti extracampo non dovranno influenzare l’area sportiva. Il Messina viaggia alla volta di Cerignola per la prima trasferta di campionato. Servirà una prova che possa portare conferme dopo quello visto contro il Potenza. Gli ingredienti principali saranno i soliti: grande corsa, intensità e disciplina tattica. Mister Modica ha fin troppa esperienza per capire che un gruppo così giovane dovrà essere preservato e tenuto in una “bolla” per non farsi influenzare da ciò che avviene all’esterno. Nel frattempo il sostituto di Franco risponde al nome di Petrucci. Il classe 1991 è reduce da una stagione a Brindisi poco fortunata ma potrà dare il giusto contributo se calato nella condizione fisica ideale per il gioco del tecnico di Mazara.
La sensazione, comunque, è che manchi ancora un uomo di “peso” ed esperienza in attacco e qualche riferimento importante nello spogliatoio. A Cerignola sarà assente Manetta squalificato, toccherà quindi a Marino prendere il suo posto al centro della difesa. Rientreranno anche Cominetti e Petrungaro per dare alternative in attacco. Di contro il Cerignola di mister Raffaele gioca un calcio offensivo e che ha già fatto male alla Juventus Next Gen. Come per il Messina, i pugliesi saranno orfani del leader difensivo Ligi.
Appuntamento, quindi, a stasera per avere delle risposte da questo giovane e rivoluzionato Messina. Nella speranza che la squadra possa continuare a viaggiare su un binario decisamente diverso da quello societario.