Messina, una sconfitta che insegna e detta il cammino
I biancoscudati incappano nella prima sconfitta stagionale contro un Monopoli che si è dimostrato avversario cinico, esperto e di categoria.
Alla quarta uscita stagionale, il Messina assapora sensazioni e stati d’animo tipici dello 0 nella casella punti raccolti. La trasferta di Monopoli rappresentava un banco di prova tanto importante quanto atteso principalmente dallo staff tecnico. Mister Sullo non ha mai cercato alibi dal suo ritorno sullo Stretto e prosegue nel suo percorso coerente anche al triplice fischio del “Veneziani”. La consapevolezza, all’interno dello spogliatoio, è che errori ne sono stati fatti ed altri arriveranno in futuro. Il cambio di passo, allora, sta proprio nel far tesoro di ciò che non è andato bene e di ciò che si può migliorare lavorando giornalmente sul campo. Per questo motivo la sconfitta di Monopoli rappresenta un primo vero passo verso la dimensione della Serie C nella quale il Messina cerca una propria identità ben definita. Perdere non fa mai piacere, questo è chiaro, ma il 2-1 maturato in Puglia non deve far dimenticare da dove questa squadra sia partita: azzeramento totale di staff tecnico e rosa, preparazione atletica iniziata con notevole ritardo ed un gruppo che non è stato mai visto e provato per intero.
La trasferta di Monopoli, come detto, insegna e lascia in eredità diversi spunti interessanti da analizzare. In primo luogo il vero impatto con la Serie C: rispetto alle uscite precedenti, il Messina affronta un avversario che racchiude l’essenza della terza serie. Il Monopoli non sarà una piazza del livello di Palermo e Juve Stabia ma, allo stesso tempo, ha una società ben radicata nel professionismo ed un progetto chiaro e definito. La bontà del lavoro “dietro le quinte” si traduce anche sul terreno di gioco con un primo posto meritatissimo dopo tre giornate. I biancoverdi vivono un momento di grande brillantezza fisica, sovrastano gli avversari e colpiscono in maniera cinica e spietata. Come nelle precedenti uscite, infatti, anche contro il Messina non è un caso che i goal siano arrivati dai due attaccanti navigati come Starita e Grandolfo. Per la prima volta in stagione il Messina non ha tenuto testa all’avversario ma ha dovuto cedere sia sul piano fisico che tecnico.
Mister Sullo sceglie la via della continuità confermando la formazione del derby col Palermo. Una scelta saggia per premiare il gruppo integrando con gradualità i nuovi arrivi. L’inizio di gara è incoraggiante perché i biancoscudati gestiscono il gioco scongiurando qualsiasi forma di offensiva locale. Sfruttando, poi, un ottima azione sulla fascia destra arriva il vantaggio con il colpo di testa di Adorante su assist di Distefano con tanto di splendida dedica a Mattia Matese, out per infortunio al crociato. Qui c’è la prima svolta della gara perché il Messina non riesce a mantenere alta la concentrazione e si fa travolgere dall’impeto del Monopoli. Il 352 dei pugliesi si dimostra compatto e letale sulle fasce: non è un caso che il migliore in campo si rivelerà Guiebre con due assist perfetti. Proprio su una travolgente azione a sinistra nasce il pareggio con il tap in da rapace d’area di Starita che punisce una difesa troppo ferma. Una rete che causa un contraccolpo importante: la squadra si allunga, va in evidente affanno e commette diversi errori di posizione e tecnici.
La ripresa, in fondo, è un monologo del Monopoli stesso. Sullo perde Baldè, ennesimo infortunio di inizio stagione, e si ritrova a dover giocare con una doppia punta centrale che non favorisce le ripartenze in velocità. Dal canto suo, il Monopoli capisce che il Messina ha un’autonomia fisica limitata. La coppia Fofana – Damian viene sovrastata dal ritmo pugliese e la rete di Grandolfo è solo la naturale conseguenza dell’andamento della gara. Rete del vantaggio che è fotocopia della prima: Guiebre sfonda dal lato di Morelli e pesca Grandolfo abile a battere un Lewandowski, incerto anche in questa gara. La partita finisce, sostanzialmente, qui: mister Sullo fa esordire Vukusic e Marginean inserendo anche Fazzi e Mikulic ma la sostanza non cambia. Per la prima volta in stagione, quindi, il Messina cade e lo fa contro un avversario che si è dimostrato più forte. Come detto, però, da questo KO la squadra può uscirne più forte nel percorso continuo verso la propria identità. In questo senso, la prossima settimana ci potrà dare diverse risposte: il tour de force pugliese proseguirà con il Foggia in Coppa Italia e la Virtus Francavilla in campionato. Rialzare la testa è imperativo obbligatorio, voltare pagina e ripartire al massimo l’obiettivo del gruppo squadra. In fondo il viaggio in questa Serie C è solo all’inizio.