Messina, servono punti: a Foggia per respingere i venti di crisi
Stesso posto, stessa squadra. La storia si spera almeno sia diversa.
Il Messina che domenica, con fischio d’inizio alle 17.30, andrà a Foggia ha un impellente bisogno di punti. Per il morale, perché perdere non piace a nessuno e due sconfitte consecutive – quattro nelle ultime cinque, coppa compresa – sono decisamente troppe. E per la classifica.
Ad oggi, i cinque punti raggranellati in sei partite valgono il tredicesimo posto in graduatoria insieme a Campobasso e Latina, ma, aspetto forse più preoccupante, la classifica si è pericolosamente allungata. Il rischio è che di questo passo si spezzi, segnando un solco che separa le squadre, come le ambizioni. Il Picerno formazione immediatamente precedente vanta tre punti di vantaggio sui giallorossi, distanze al momento esigue, ma che alla lunga peseranno. Il bottino messo da parte oggi, è storia antica, verrà fuori in inverno, quando decisivi, dalle squalifiche agli infortuni, inevitabilmente saranno altri fattori.
Il Messina, dunque, ha l’obbligo almeno di provarci per non allungare ulteriormente una lista di rimpianti già decorata di numerose voci. Certo, non sarà semplice. Né per il valore degli avversari, né per una squadra che al momento accusa il colpo di una costruzione organizzata in un periodo di tempo limitato. I Satanelli hanno nove punti, gli stessi del Palermo, hanno vinto due partite, l’ultima domenica, 3-0 nel derby alla Fidelis Andria. L’altra più o meno un mese fa, il cinque settembre, calando un fragoroso poker al Potenza.
Non ingannino, però, i due successi, la formazione di Zeman, pur non prescindendo dallo storico 4-3-3, è ancora un gruppo in fase di rodaggio, in cui spicca il talento di Alexis Ferrante. L’attaccante argentino classe 1996 nella passata stagione ha vinto il raggruppamento con la maglia della Ternana, che ancora ne detiene il cartellino. In rossonero è arrivato la scorsa estate in prestino, dando il suo contributo in termini di qualità e soprattutto di gol. Tre quelli segnati fin qui. Scuola Empoli, nell’elenco di quelli da tenere d’occhio c’è pure il talentino del 2000 Davide Merola. Il tridente si completa con Alessio Curcio. Nato nel 1990, è il più esperto del lotto e alle spalle, da Nord a Sud, ha una lunga carriera spesa tra i campi di terza serie. Curcio è anche l’unico che giocava a Foggia già nello scorso torneo. Allora impreziosì le sue ventinove apparizioni con dodici gol. Messaggio chiaro spedito alla retroguardia biancoscudata, a cui se ne aggiunge un altro: domenica scorsa, infatti, tutti e tre sono andati a segno.
Guardando i precedenti, non va meglio. Sui 31 totali, il Messina allo “Zaccheria” ha vinto solo cinque volte. L’ultima, bellissima, il giorno di San Valentino del 2014, grazie alla doppietta di Costa Ferreira. Era l’epoca della prima gestione Lo Monaco e di uno striscione destinato a scaldare i cuori dei supporter. In nero si sfondo bianco si leggeva: “San Valentino appuntamento galante, a te i miei chilometri e il tifo incessante”. Prima ancora era toccato a Scaringella sbancare lo stadio, approfittando di una papera del portiere ed esibirsi in un inchino verso i propri tifosi. Altro che Adrian Muto. Un acuto dal sapore di promozione in C1. Un’emozione che è giunto il momento di rivivere.