
Messina, la settimana decisiva: che sia solo il campo a parlare e gli altri in silenzio

Ultimi novanta minuti di regular season che possono regalare una chance salvezza a questi splendidi ragazzi mentre, fuori dal campo, prosegue il fastidioso “chiacchiericcio” in pieno stile messinese.
Questa volta conta solo il risultato sul campo, questa volta contano solo gli aspetti tecnici, tattici, di cuore e attributi. E’ un paradosso perché stiamo parlando di calcio ma, dopo una lunghissima e travagliata stagione, l’ultima settimana della regular season è veramente dedicata esclusivamente al terreno di gioco. Storie e vicende che si intrecciano in riva allo Stretto dove la normalità ha fatto spazio al grottesco, al teatro delle marionette, al circo come lo abbiamo definito solo qualche giorno fa. Eppure a dare un briciolo di speranza a migliaia di innamorati della Biancoscudata, c’è un gruppo di calciatori che ha deciso di ribellarsi a questo declino lento ed inesorabile. Senza stipendi, senza le condizioni minime per allenarsi, senza alcun punto di riferimento fuori dallo spogliatoio, abbandonati da una società fantasma ma estremamente colpevole, questi uomini stanno cercando di compiere un’impresa che va ben oltre il semplice “miracolo sportivo”. Questa volta siamo nel campo dell’epica, delle vicende di eroi ed antagonisti. Sembrano frasi stucchevoli ma, in realtà, avremmo volentieri fatto a meno di dilungarci e spendere fiumi di parole in questi mesi.
Con aprile ormai agli sgoccioli, le condizioni “normali” in Serie C ci avrebbero garantito di poter immaginare il futuro prossimo, il calciomercato a salvezza raggiunta oppure, chissà, sognare alla vigilia della lotteria playoff. Niente di tutto questo perché, a pochi giorni da Messina-Juventus Next Gen, la consapevolezza è che solo il campo può mantenere viva la fiammella di speranza di sopravvivenza. Attenzione non parliamo di continuità societaria, ma proprio della vita stessa di questo ACR Messina nato nel 2017. La più grande paura di tutto noi, inutile girarci intorno, è proprio quella di riuscire a salvarsi sul campo e poi vedere tutti questi sforzi vanificati da una mancata iscrizione. Non una lontana ipotesi, ma una possibilità che diventa concreta giorno dopo giorno.
Quindi spazziamo tutto via per qualche giorno e pensiamo solo alla sfida decisiva di sabato al “Franco Scoglio”. Non ci interessano i calcoli e gli intrecci con Casertana e Foggia: il Messina deve vincere. Abbiamo fin troppa esperienza per capire le dinamiche che si innescano in questi delicati momenti di stagione e, per questo motivo, la squadra di mister Gatto deve battere i giovani temibili bianconeri. A proposito, due appunti vanno evidenziati in maniera prioritaria. L’esonero di mister Banchieri meriterebbe un approfondimento ma non è questo il momento. A prescindere dalla guida tecnica, la squadra ha risposto a Foggia al meglio e questo è ciò che conta in questo momento. In secondo luogo, l’errore più grande sarebbe quello di sottovalutare gli avversari. La Juventus Next Gen è una squadra “anomala” che non si accontenta di aver raggiunto i playoff. Sono giovani, hanno voglia di emergere e sanno di avere una corsia preferenziale verso i palcoscenici più importanti. Per questo motivo i bianconeri di mister Brambilla verranno a Messina per giocarsi la partita. Sarà, quindi, una gara vera e il Messina dovrà vincerla già nel tunnel degli spogliatoi. Per il resto siamo sicuri che sarà la Curva a dare quella spinta decisiva in più.
Ancora pochi giorni è il futuro sportivo della Biancoscudata sarà chiaro. Un bivio di fronte a tutti noi: l’amara retrocessione che chiuderebbe l’ennesima pagina vergognosa della storia giallorossa oppure la possibilità di scrivere la storia stessa. Conta solo il campo, conta solo il risultato al triplice fischio finale. Di tutto il resto, francamente, ci interessa ben poco e continueremo a non alimentare quel “chiacchiericcio” messinese che fa parte della cultura di questa città.
Senza vergogna, senza dignità: noi non ci pieghiamo a fare da sponda a chi vuole il male della nostra squadra.