Messina, contro il Catanzaro nessun timore, la risalita non aspetta nessuno
L’indispensabile successo raccolto contro il Campobasso è servito a ridare fiducia all’ambiente, ma soprattutto punti di vitale importanza. Un eventuale passo falso, infatti, avrebbe reso tremendamente complicata l’operazione risalita. La classifica, al netto del successo, rimane tuttavia difficile e il calendario in questo senso non aiuta. La sfida contro il Catanzaro, infatti, è una classica del calcio meridionale, ma graduatoria alla mano in questo momento anche un testa-coda.
Le aquile calabresi che domenica accoglieranno al Ceravolo il Messina occupano attualmente il terzo posto, pur in coabitazione con Palermo e Taranto. Più dei venti punti, ben otto in più dei giallorossi, a destare preoccupazione è l’organico, costruito con il chiaro intento di lottare fino all’ultimo per la promozione. Un’impresa che stante l’assolo del Bari, per adesso dovrà transitare necessariamente dalla lotteria dei play-off.
La storia, come il campionato, è comunque ancora agli albori. Anche se certo rimane un fatto: i giallorossi continentali le uniche due sconfitte le hanno rimediate contro le formazioni che li precedono in classifica. Stop in salsa pugliese, incassati, oltre che dalla capolista, dalla sorpresa Monopoli. Per il resto cinque pareggi (Picerno, Potenza, Palermo, Catania e Avellino) e altrettante vittorie ai danni di Virtus Francavilla, Fidelis Andria, Paganese, Taranto e Latina. Percorso netto anche in Coppa Italia, dove il Catanzaro battendo il Palermo si è guadagnato il pass per i quarti di finale. Qui si troverà di fronte l’Albinoleffe, compagine che nella passata stagione, appena cinque mesi fa, pose fine alle velleità di promozione delle Aquile.
Agli ordini di Antonio Calabro, in ogni caso, si muove un gruppo rodato, in cui selezionare le individualità rimane abbastanza complesso. Piedi buoni e gol sono nelle corde dell’argentino Federico Vazquez. Classe 1993 è arrivato in Sicilia grazie al Troina, seguendo i fili di un copione visto diverse volte negli ultimi anni. Siracusa, Virtus Francavilla e, nell’ultima estate, Catanzaro con cui ha già segnato quattro reti. Uno in più di Pietro Cianci, l’anno passato al Bari e ora legato al club calabrese con un biennale. Esperienza da vendere, invece, per Davis Curiale, fin qui a secco in campionato ma mattatore del Palermo nel recente turno di Coppa.
Difensori con il vizio del gol sono Stefano Scognamillo, già due reti, e soprattutto Luca Martinelli. Il classe 1988 è un veterano della categoria, dove ha militato anche con la maglia del Messina. In giallorosso una sola stagione, la 2015/2016, quando giunse direttamente dall’Empoli, dopo aver esordito in Serie A al cospetto del Chievo. Allora collezionò 26 presenze, impreziosite da una rete, prima di salutare la compagnia e partire alla volta di Foggia, con cui otterrà da protagonista la promozione tra i cadetti.
Una squadra fronte, contro la quale il Messina dovrà essere bravo a non accusare alcun timore reverenziale. Carattere insomma, che si pretende da un allenatore sanguigno come Eziolino Capuano, che dovrà fare a meno dello squalificato Sarzi Puttini. Al suo posto spazio a Goncalves, galvanizzato dalla rete siglata nell’ultima uscita. In attacco, preoccupano le condizioni di Vukusic e Balde, con il secondo che ha maggiori probabilità di scendere in campo. A giocarsi il posto accanto all’inamovibile Adorante saranno pertanto Busatto, Russo e Catania. Indipendentemente dagli interpreti, l’obiettivo resta azzannare le Aquile.
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Claudio Costanzo