Messina, col Francavilla per il primo brindisi in campionato
Se è vero che tre indizi fanno una prova, allora è meglio fermarsi qui. Reagire subito e non assecondare i campanelli d’allarme nati dopo le ultime prestazioni. Il Messina torna tra le mura amiche con la consapevolezza di dover immediatamente cambiare passo.
Nessuna ultima spiaggia, sia chiaro. Il campionato è una maratona e tre tappe sono decisamente poche per emettere qualsiasi giudizio. Certo è che la sfida interna con la Virtus Francavilla è occasione messa lì appositamente per tentare di invertire un percorso fattosi di colpo meno brillante. Ci sono, innanzitutto, i supporter, da salutare nel modo migliore. A loro sarà finalmente concesso di assistere alla gara della squadra del cuore. Digerito a fatica il derby col Palermo in terra calabra, il “Franco Scoglio” è pronto a riaprire i battenti, pur con le inevitabili restrizioni dovute al Covid.
Gli interventi sono stati finalmente completati, così la Curva Sud, feudo dello zoccolo più duro del tifo bianscudato, potrà accogliere 1270 persone. Poche rispetto alle 10mila dei giorni più gloriosi, tuttavia, in stagioni di magra è già un primo passo. In 250, invece, troveranno posto in tribuna A, mentre per i più arditi decisi a percorrere a ritroso lo stivale ci sarà un settore ospiti da 200 unità. Sono quelle relative all’impiantistica cittadina le novità più grandi di una vigilia che, almeno dal punto di vista sportivo, non presenta sorprese.
Lo ha detto anche mister Sasà Sullo, chiamato a rispondere alle domande dei cronisti dopo il ko di Foggia: “Abbiamo bisogno di un impianto di erba naturale in cui allenarci. Forse ad oggi è la cosa che ci manca di più”.
Se la questione strutturale resta problema antico e non solo legato al mondo del pallone, il campo domenica alle 14.30 non concederà ulteriori alibi. Basta guardare gli avversari per rendersene conto: il mini ciclo pugliese finirà infatti al cospetto di una formazione capace di assemblare due vittorie in tre partite, peraltro consecutive. Passato il primo turno in coppa Italia a discapito del Taranto, i biancazzurri sono caduti col Catanzaro, salvo poi brindare al successo con Vibonese e Andria.
Corregionali bravi, però, a prendersi la rivincita, un paio di giorni più tardi nel secondo turno di coppa, dove a cedere le armi è stata invece la Virtus. In un organico costruito per centrare la salvezza il più in fretta possibile spicca l’individualità dell’esperto Pasquale Maiorino, tre gol in questo avvio di stagione tra campionato e coppa. Occhio anche a Danilo Giacinto Ventola di proprietà dell’Ascoli e decisivo con la Vibonese. Stesso discorso per Tiziano Tulissi in rete contro la Fidelis. Completa il pacchetto di attaccanti Cosimo Patierno: 30 anni e una valanga di gol in D, nella speranza che per confermarsi tra i pro aspetti ancora qualche giorno.