Messina, alla ricerca disperata di certezze e concretezza
Dopo una gara confusa e poco emozionante, il Messina cade in casa della Juve Stabia. Prima sconfitta nell’era Capuano per una squadra apparsa poco concreta e lontana da una dimensione ideale.
Il Messina riassapora il sapore amaro della sconfitta dopo due risultati utili consecutivi. Primo KO per mister Capuano che torna a casa dopo una prova incolore della sua squadra. Al “Romeo Menti” va in scena un match dal bassissimo livello tecnico e dai ritmi decisamente lontani dagli standard del calcio professionistico. Eppure il Messina non riesce a calarsi nella dimensione della sfida e prova ad alzare la testa, inutilmente, solo dopo il goal dello svantaggio. Pesano enormemente errori tecnici ed atteggiamento davvero poco arrembante. La Juve Stabia, in piena crisi e dopo tre cambi allenatore, coglie la sua prima vittoria casalinga e torna a respirare in classifica. In riva allo Stretto, invece, la classifica comincia a pesare enormemente dopo undici giornate disputate: i biancoscudati si ritrovano penultimi a 9 punti con una sola lunghezza di vantaggio su Latina e Vibonese. Un turno in cui vincono due gare pesantissime le dirette concorrenti Potenza e Fidelis Andria.
Entrando nell’analisi del match, mister Capuano conferma il suo 352 sorprendendo ancora una volta. Celic resta in panchina evidenziando il fatto che la sua condizione fisica sia davvero precaria a causa di infortuni costanti e difficili da superare. Difesa confermata con Fazzi, Carillo e Mikulic ma la vera sorpresa è Catania titolare a centrocampo. Il tecnico biancoscudato dimostra di essere alla ricerca continua di un centrocampista che possa legare la mediana con il reparto avanzato. Il ruolo cucito perfettamente sulla pelle di un Milinkovic ancora non convocato e, in attesa di ufficialità, lontano dallo Stretto dopo una rescissione consensuale. Dopo gli esperimenti con Russo, tocca al giovane Catania provare ad interpretare questo delicato ruolo. Il primo tempo, però, non dà i frutti sperati. Il Messina appare molto simile a quello visto contro la Vibonese: attendista, arroccato nella propria metà campo e con baricentro basso. Il volere di Capuano cancella quanto visto con Sullo: palleggio, ritmo più alto e pressing alto. L’atteggiamento troppo passivo favorisce la Juve Stabia che, come detto in precedenza, appare altrettanto timorosa dopo i continui cambi in panchina. La prima frazione, quindi, scorre via senza grandi emozioni con due squadre troppo legate alla paura di sbagliare.
In una gara del genere, la svolta può arrivare dalla panchina con le scelte degli allenatori. Mister Capuano appare ancora una volta coraggioso cambiando il suo centrocampo: dentro Fofana e Konatè per Catania e Damian. Tanti muscoli, poca qualità ed il Messina becca il goal. A segnare è il neo entrato Stoppa che premia la scelta di Sottil. Su una palla scodellata in mezzo, la difesa non riesce a liberare favorendo il numero 7 che fulmina sia Mikulic che Lewandowski apparsi totalmente sorpresi. Il vantaggio campano all’ora di gioco apre una fase di gara in cui il Messina cerca di svoltare. Solo negli ultimi venticinque minuti i biancoscudati provano a raddrizzare i giochi schierandosi con un 424 con l’ingresso di Russo e Baldè. In gare come queste, però, i giochi sembrano già fatti prima della conclusione del match. La fotografia perfetta di questo momento negativo sta nel clamoroso errore di Adorante sotto porta. Pesa tantissimo il goal del pareggio fallito dall’attaccante più in forma della squadra a due passi dalla porta spalancata. Il Messina ha un altro paio di occasioni ma il portiere Sarri si oppone senza troppi problemi. Al triplice fischio, quindi, la Juve Stabia torna a festeggiare provando a cancellare la crisi. Per il Messina, invece, un’altra prova incolore ed una sconfitta, sicuramente immeritata ai punti, ma altamente impattante sulla classifica e sul gruppo.
Adesso mister Capuano dovrà dimostrare di avere il gruppo squadra in pugno lavorando attentamente sotto ogni punto di vista. Domenica prossima arriverà il Campobasso al “Franco Scoglio”. Sarà compito dei biancoscudati chiudere il mese di ottobre con una vittoria per evitare che il gap dalla salvezza diretta possa ulteriormente dilatarsi.