L’ultima magia di Jeda: il brasiliano lascia il calcio a 41 anni
Brasiliano ma dal 2009 con cittadinanza italiana. Jeda ha trovato nell’Italia la sua seconda patria. Con 67 reti realizzate è il secondo miglior marcatore straniero della storia della Serie B. Da giocatore professionista, fra Serie A, Serie B e Lega Pro, veste le maglie di Cagliari, Lecce, Palermo, Rimini, Catania e Novara, in primis, ad atleta dilettante dove gioca fino a 41 anni.
Arriva nel bel paese dopo aver partecipato alla Viareggio Cup con la formazione brasiliana del Campinas, dove viene ingaggiato dal Lane Rossi Vicenza insieme al compagno di squadra André Leone. Il loro tesseramento come giocatori comunitari ne provoca il deferimento nell’ambito dell’indagine sui passaporti falsi dei calciatori. Partenza turbolente per il brasiliano, Vicenza é la prima tappa di una lunga avventura in giro per l’Italia.
Il classe 1979 di Santarem colleziona presenze, reti e cuore dei tifosi.
Nel 2014 termina il suo percorso tra i Pro ed inizia a giocare tra i Dilettanti: Aqui, Nuorese, Potenza, Casarano, Seregno, Vimarcatese Oreno, con cui fa anche la prima esperienza da allenatore, non positiva poiché si concluderà con l’esonero.
Negli ultimi due anni ha giocato in Lombardia a Muggiò, nel campionato di Promozione. Sarà la sua ultima esperienza in campo.
L’età avanza, il Covid complica tutto: fermarsi continuamente non aiuta il suo fisico. Jeda Capucho Neves, per tutti Jeda, lascia il terreno di gioco ai giovani. Il sogno dell’italo brasiliano è quello di riuscire ad affermarsi come allenatore, per toccare nuove tappe, ancora inesplorate, dello Stivale.