Lewandowski-Messina: parate, sicurezza e…goal
Tornato titolare della squadra biancoscudata, l’estremo difensore ha contribuito alle due vittorie casalinghe contro Latina e Monterosi. Adesso la ribalta nazionale dopo il goal da oltre ottanta metri che rievoca il ricordo di Manitta nel 2000 a Castrovillari.
Che fosse una giornata storica lo si percepiva già da giorni. Non tanto dal punto di vista sportivo, visto l’ultimo posto in classifica, ma più precisamente da quello istituzionale con il “Franco Scoglio” teatro ed apripista del primo match di Serie C alle ore 12. Un’idea nata dal presidente Ghirelli e fortemente voluta per limitare i costi energetici in un periodo certamente non facile a livello non solo calcistico ma globale. Eppure la visita del numero 1 della Lega Pro, la contestazione accesa al presidente Sciotto e una situazione certamente non tranquilla in riva allo Stretto, hanno lasciato spazio ad un episodio che ha già fatto il giro del mondo tramite il web.
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Il nostro player of the week è, senza dubbio, Michal Lewandowski che firma la sua prima rete in carriera con un rilancio dalla sua area di rigore che beffa il collega del Monterosi Tuscia. Parafrasando un grande telecronista come Compagnoni, “un goal che vedranno anche a Tonga”: nell’arco dei novanta minuti anche decisivo per la vittoria sui laziali con il punteggio di 3-2. Il pomeriggio del “Franco Scoglio” è stato assolutamente pirotecnico per una gara che ha vissuto davvero sulle montagne russe. Tuttavia, tralasciando per un attimo gli episodi relativi ai goal, la nostra menzione d’onore settimanale va ben oltre quel rinvio lunghissimo del portiere polacco.
Vogliamo dare giusto merito ad un ragazzo che ha vissuto, fino ad ora, un anno e mezzo particolare qui a Messina. Michal Lewandowski, infatti, è arrivato a vestire la maglia biancoscudata con un cognome pesante. Non ci riferiamo chiaramente al paragone con il ben più noto Robert, ma al titolo di “miglior portiere della Serie C” come lo aveva definito gran parte della stampa locale ma anche nazionale. Una responsabilità enorme per un ragazzo del 1996 catapultato in una città piena di contradizioni e che si riaffacciava dopo tanto tempo al calcio professionistico. Tra alti e bassi, molte critiche e una personalità molto schiva e riservata, l’estremo difensore è stato protagonista della salvezza della passata stagione alternando grandi interventi a qualche passaggio a vuoto importante.
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La crescita e la maturazione del ragazzo, però, è stata evidente e dalle difficoltà ne è uscito più forte. La prova è arrivata quest’anno quando, dopo un estate da partente, è rimasto a Messina con il ruolo di dodicesimo. Mai una parola fuori posto, mai una polemica, solo tanto allenamento e voglia di riscattarsi. L’inizio di stagione horror della squadra biancoscudata ha permesso il suo ritorno in campo e Lewandowski è tornato in pianta stabile titolare inamovibile. Nelle ultime tre partite sono arrivate due vittorie pesanti in chiave classifica in cui il Messina è riuscito a segnare tanto e subire anche poco. Merito va anche dato ad una sicurezza maggiore tra i pali che ha reso la difesa più compatta nonostante i dati impietosi relativi ai goal subiti.
Questo rinnovato clima di fiducia, però, non va sprecato. Il Messina è atteso da due mesi intensi prima della sosta invernale e del mercato di gennaio. Mister Auteri voleva ripartire da alcune certezze e in Michal Lewandowski ha trovato un ragazzo pronto e sicuro. Il goal con il Monterosi lo ha anche riportato alla ribalta nazionale come Manitta nel 2000, ma ciò che i tifosi del Messina si aspettano sono le sue parate, la sua sicurezza e la sua leadership in area di rigore.
Claudio Costanzo