L’entusiasmo da under, le qualità da over: Zunno e Salvo trascinano il Messina
L’attaccante, classe 2001, è il match winner nella difficile sfida contro il Taranto in cui il terzino 2003 si conferma ancora tra i migliori in campo.
Under, over, fuori quota, lista dei 24, minutaggio. Termini tecnici vuoti all’apparenza ma che caratterizzano, inevitabilmente, le discussioni calcistiche a cavallo tra Serie C ed universo dilettantistico. Alle latitudini dello Stretto, sono anni che l’argomento principale ruota attorno al budget societario, alla politica sui giovani under ed all’utilizzo del così detto minutaggio per accedere ai crediti in Lega. Lo abbiamo vissuto nell’inferno della Serie D con l’obbligatorietà di schierare i giovani nell’undici titolare, ci conviviamo da tre anni in Serie C nelle finestre di calciomercato.
Ad oggi, però, è bene sottolineare un aspetto fondamentale: in qualsiasi categoria, un calciatore scende in campo e gioca a prescindere dalla data di nascita. La crescita dei giovani non passa, quindi, dall’obbligo di schierarli in campo o dalla promessa di ricevere soldi a fine stagione in base all’utilizzo. A smentire queste regole istituzionali è sempre il terreno di gioco. Succede a tutte le latitudini e in tutte le categorie: dalla Juventus che non può prescindere più dal 2005 Yildiz sino ai campionati regionali. In questo contesto, quindi, il volto giovane del Messina di mister Modica piace. E’ bene sottolineare, infatti, che nelle tre annate di presidenza Sciotto nel calcio professionistico ne abbiamo visti diversi di calciatori under davvero validi. Elementi in grado di prendersi la titolarità grazie alle proprie qualità tecniche e comportamentali.
Tornando al calcio giocato, dopo la splendida vittoria di Caserta, il Messina è riuscito a dare continuità battendo anche il Taranto per 1-0. Un risultato che fa felici per molteplici fattori: dall’allungo sulla zona playout, alla capacità di essere cinici e non subire reti sino alla “vendetta” su Eziolino Capuano dopo il pesante KO subito all’andata. L’aspetto che, però, vogliamo esaltare nel day after riguarda i protagonisti di questa rinascita biancoscudata. Si è parlato tanto del 4231, è stata esaltata la prova di Emmausso a Caserta, l’impatto di Rosafio e la bellissima storia della famiglia Fumagalli. Questa volta la nostra copertina settimanale la vogliamo dedicare a due ragazzi, a quei famosi under giunti in riva allo Stretto in punta di piedi. A suon di grandi prestazioni, infatti, Marco Zunno e Giuseppe Salvo sono a tutti gli effetti due titolarissimi di questo nuovo Messina.
Sommando la loro età si arriva a quella del totem Ermanno Fumagalli, a dimostrazione che le qualità non dipendono dalla data di nascita. L’attaccante, in prestito della Cremonese, ha avuto una crescita esponenziale. Da esterno sinistro veloce ma poco concreto negli ultimi 25 metri, a pedina fondamentale in fase offensiva/difensiva nel camaleontico 4231 di mister Modica. Se c’è un calciatore offensivo a cui l’allenatore, ad oggi, non rinuncerebbe questo è sicuramente Zunno. Poi ci sono anche i numeri che recitano due goal nelle prime tre partite del 2024. Quello con il Taranto ha garantito tre punti, in un match spigoloso e difficile da sbloccare. Se le reti esaltano i tifosi, la concretezza e la continuità fanno felice gli allenatori.
Peppe Salvo è il simbolo di questa stagione con qualche mese d’anticipo. Non solo perché è un messinese puro sangue, ma per il suo ruolo in rosa: il terzino 2003 partiva come terza scelta a destra dietro Lia e Polito. Poi, nel calcio, arrivano sempre delle opportunità da cogliere e così è stato anche nel suo caso. Dalle esperienze con Nissa e Sancataldese, Salvo è stato catapultato nel calcio professionistico da una settimana all’altra. Complice i problemi fisici di Lia, il terzino ha accumulato già 13 presenze fornendo prestazioni da miglior in campo. Ordinato tatticamente e bravo a non cedere dal punto di vista fisico, nelle ultime uscite ha mostrato tutti i miglioramenti nella fase offensiva. A Caserta è stato travolgente nell’azione del secondo goal, contro il Taranto ha partecipato allo schema per la rete decisiva ed ha procurato il cartellino rosso sventolato a Bifulco.
Oggi il futuro del Messina appare meno nebuloso all’orizzonte. Una rinascita, dopo un periodo nero, che ha trovato nei giovani nuova linfa vitale e vincente.