Gran galà al Regionale: Giarre-Siracusa per un mercoledì da leoni
Scontro fra titani nel menù infrasettimanale d’Eccellenza. Al Regionale di Giarre, i padroni di casa ospitano il Siracusa, altra corazzata del Girone, attualmente seconda in graduatoria, a meno quattro dalla vetta. Lassù ci sono, a quota 21, solidissimi nelle loro certezze, i gialloblu di mister Cacciola, capaci nell’ultimo turno di liquidare l’Atletico Catania con un netto tris. Occhio, però, a non cantare vittoria troppo presto, perché i leoni guidati da Giovanni Ignoffo hanno armi e interpreti per far male a chiunque.
Dall’ex Simone Abate, passando per Peppe Grasso – quattro gol in tre partite – e Lele Catania le bocche di fuoco abbondano. A loro si aggiunge l’ex Città di Messina e Biancavilla Giacomo Graziano. Non sono di meno i dirimpettai, a punteggio pieno da quando il torneo è ripartito, scontata la pausa dovuta alla pandemia. Il primato provvisorio è ricompensa meritata di una campagna acquisti, in cui la coppia composta da Giulio Nirelli e Marco La Rosa non ha lasciato nulla di intentato, portando alle pendici dell’Etna, tra gli altri, Sandro Baglione e Benedetto Iraci, entrambi in Serie D fino a qualche mese fa, rispettivamente a Licata e Dattilo.
Sono le ciliegine su una torta impreziosita dai nomi di Leotta, Concialdi – due reti a testa dalla ripartenza – e Agudiak, rientrato alla base dopo una breve escursione al Marina di Ragusa. Proprio durante l’esperienza iblea, il “Toro” si è tolto la soddisfazione di segnare all’Acireale e alla capolista Acr Messina. Quest’ultima, in extremis, è valsa il 3-3 finale e gli applausi dei pochi fortunati, presenti all’Aldo Campo.
A guardare con aria interessata all’incontro del Regionale, c’è l’Igea. I barcellonesi attualmente terzi possiedono organico e qualità per inserirsi nella corsa al vertice, potendo contare – aspetto non secondario – sulle intuizioni del tecnico Giuseppe Furnari, esperto d’imprese impossibili. La volata verso la D, insomma, è ufficialmente lanciata.
Claudio Costanzo