Giarre: rimpatriata della Juniores al “Regionale” 30 anni dopo la vittoria con il Carini
Un revival per rinverdire il ricordo di una delle più esaltanti pagine calcistiche della tradizione juniores gialloblu. Il trionfo della rappresentativa juniores del Giarre ai campionati regionali ha compiuto 30 anni ma la celebrazione di questa ricorrenza da parte dei protagonisti della vittoria finale contro il Carini, ha quasi neutralizzato gli effetti ossidanti dei lustri trascorsi. Gli alfieri della vittoria gialloblu per 3-1 nell’ultimo atto del torneo regionale del 94/95 si sono ritrovati infatti allo stadio “Regionale” di Giarre come se il tempo si fosse cristallizzato.
Rievocazioni di aneddoti di quel periodo e rivisitazioni delle fasi salienti di quella stagione, sono stati i punti focali che hanno scandito la “reunion” fortemente voluta dai suoi stessi membri.
La generazione ricompattatasi per l’occasione sul manto erboso dello stadio della predetta città, è tutt’oggi il simbolo di un movimento calcistico che all’epoca seppe fare quadrato attorno ad un ideale di rinascita ritenuto imprescindibile dopo il fallimento dell’S.S. Giarre in C1.
Rimanendo nel solco della vocazione artigiana della città, alcuni dei fautori del miracolo gialloblu “sopravvissuti” al terremoto societario del 1994, si rimboccarono le maniche e riassemblarono i cocci di un giocattolo ormai rottosi, per riportarlo in vita. I loro nomi sono Salvo Di Bella, ex Presidente del Giarre, Mario Marino ex direttore generale, Alberto Vitale, ex allenatore della rappresentativa in questione, Josè Sorbello, ex allenatore della prima squadra, Vincenzo Di Grazia, compianto allenatore dei giovanissimi, ed il duo ormai scomparso composto da Pippo Scandurra e da Pasquale Agrillo: il primo responsabile dei settori giovanili ed il secondo dirigente. A completare il puzzle, il massaggiatore Andrea Maugeri.La linea verde plasmatasi infatti,costituì in parte l’ossatura di quel Giarre che cercò di risalire la china dall’Eccellenza. La vittoria dei gialloblu contro il Carini allo stadio “Pian del Lago” di Caltanissetta, rappresentò l’apogeo di un percorso juniores dove programmazione e valorizzazione delle risorse calcistiche già presenti prima del fallimento, assursero a ricetta vincente. Una doppietta di Walter Raciti ed il goal partita di Sebastiano Perrone, intervallati dalla marcatura di Cinolauro sul fronte del Carini, diedero forma al successo del club jonico. I prodromi di questo roboante trionfo si erano però già condensati nella straripante affermazione della Juniores Giarre per 4-1 contro la Marcozzi nella gara di andata della semifinale. Il marchio di fabbrica di quel collettivo con in porta Salvo Brillante, era una difesa a tre con Vincenzo Palumbo a sinistra, Giuseppe Ferruccio a destra e Giuseppe Grasso nel ruolo di difensore centrale, un centrocampo a quattro con Salvo Leotta e Nicola Vicino in mezzo e Benito Mistretta e Walter Raciti esterni, e un attacco dove Marco Calcagno, giocatore tutto fantasia, agiva alle spalle del bomber Giuseppe Mavilia e del prolifico attaccante esterno Sebastiano Perrone ( a volte impegnato anche nel ruolo di esterno) o anche alle spalle dell’efficace terminale offensivo Giuseppe Leotta, attuale Presidente della società calcistica giovanile ripostese Jonia. A centrocampo,quella rappresentativa poteva contare anche sul supporto di Marco Vitale, mentre sulle corsie esterne Vito Rapisarda era un altro propulsore funzionale al gioco espresso, così come Fabrizio Carta era uno dei titolari inamovibili per la sua duttilità sia nel ruolo di difensore che in quello di mediano. Stefano Vasta, uomo spogliatoio, era un terzino.
La promessa configuratasi a margine della rimpatriata, è che questo gruppo possa sempre tornare a ricomporsi fino alla fine dei propri giorni con lo scopo di non smettere mai di rispolverare gli antichi e nobili fasti della Juniores Giarre.
Articolo di Umberto Trovato