Gelbison, dal sogno alle vittorie esaltanti: la Serie C è realtà
Con una giornata d’anticipo, la Gelbison conquista una meritata promozione in Serie C. Dopo una lunga stagione e l’esaltante sfida a distanza contro la Cavese, la compagine di Vallo della Lucania abbraccia il calcio professionistico.
Novanta trepidanti minuti in una domenica pomeriggio di metà maggio. L’estate che si avvicina e le urla davanti ad un maxischermo in piazza. Un’intera comunità riunita in un’unica anima per esplodere nella gioia più grande. La Gelbison espugna la lontana Troina e regala la Serie C al piccolo centro di Vallo della Lucania. Poco più di otto mila anime che, dal calcio dilettantistico di provincia, si proiettano verso la luce dei riflettori del professionismo. Un percorso vincente ed un trionfo strameritato per una società che, senza promesse mirabolanti ed annunci mediatici, ha raggiunto un obiettivo impensabile fino a qualche tempo fa. E’ la vittoria della programmazione, del lavoro costante, della cura dei dettagli e, ovviamente, di una squadra davvero forte e compatta.
Riavvolgendo il nastro, infatti, basta tornare indietro di un anno precisamente a luglio 2021. In un afoso e caldissimo pomeriggio siciliano, la Gelbison perdeva la finale playoff contro il FC Messina. Da lì la storia è ben nota: la società di Rocco Arena non riesce ad iscriversi al campionato di Serie C, mentre i campani capiscono che è il momento di rilanciare. Grande merito va dato al presidente Maurizio Puglisi, originario dello Stretto, che comprende quanto sia fondamentale dare continuità a delle fondamenta già solide. La sua lungimiranza lo porta a comprendere la possibilità concreta di vincere questo girone I. Senza la presenza di corazzate come Bari e Palermo o dello scontro fratricida in salsa messinese, la Gelbison poteva mettere nel mirino il sogno Serie C.
Da questi presupposti si sono gettate le basi per la nuova vincente stagione. L’addio di Ferazzoli, in direzione Cavese, lascia parecchi dubbi ma la società va diretta su Gianluca Esposito. Una scelta ponderata che individua nel tecnico classe 1977 l’uomo giusto per vincere il campionato. Esperto del calcio campano e grandi conoscitore del Girone I, era reduce dalle esperienze con Nola e Polisportiva Santa Maria. Approdare sulla panchina della Gelbison rappresentava il giusto premio per quanto prodotto nelle ultime stagione. Ad un leader in panchina, la società decide di affiancare un leader dentro il campo: questo profilo viene individuato in Mattia Gagliardi, riconfermato dopo la grande stagione precedente. Attorno al bomber ed al centrocampista Uliano si è costituito un gruppo compatto e dall’altissima qualità.
A differenza delle avversarie, come la Cavese, la Gelbison non solo costruisce una squadra nel segno della continuità ma evita qualsiasi stravolgimento sia in panchina che nel mercato invernale. I risultati, poi, sono una naturale conseguenza: appena tre sconfitte ed una serie infinita di risultati utili consecutivi. A fare la differenza anche gli scontri diretti con la compagine di Vallo della Lucania che non ha mai mollato la vetta del girone. Un lungo percorso caratterizzato dai goal pesanti anche in extremis di Gagliardi, dalla gestione del gioco di Uliano, dalla freschezza del 2001 Graziani, dalla leadership di D’Agostino tra i pali. E poi, per non lasciare nessun dettagli al caso, una società abile ad individuare i rinforzi giusti per innalzare la cifra tecnica: Domenico Marchetti, Faella, Ortolini, Fornito solo per citarne alcuni.
Adesso si apre l’ultima settimana di questa lunghissima stagione. Dopo la grande gioia in piazza, tutta la città di Vallo della Lucania potrà rendere onore alla squadra nell’ultima giornata di campionato che si disputerà al “Morra”. All’indomani della sfida contro la Polisportiva Santa Maria, sarà tempo di risedersi a tavolino per programmare la prossima stagione. Adesso c’è una Serie C da difendere e preservare a tutti i costi.