Finali Eccellenza siciliana: Akragas-Sancataldese e Giarre-Siracusa, tanto rumore per niente ?
Al termine di una stagione che difficilmente dimenticheremo, caratterizzata da una pandemia globale ed uno start e stop dei campionati, le finaliste dei due gironi di eccellenza siciliana che si contenderanno i due posti disponibili per il massimo campionato dilettantistico sono anche quelle che furono etichettate, ai nastri di partenza, come maggiori candidate al salto di categoria.
In mezzo però è successo di tutto.
Partendo dal girone occidentale la Sancataldese non sembra abbia trovato ancora lungo il proprio cammino qualcuno in grado di contenderle lo scettro di regina del Girone A, un ruolino di marca da schiacciasassi, condito dall’affermazione nell’ultima sfida del triangolare contro il Mazara che ha permesso ai verdeamaranto di mr. Settineri di staccare il pass per la finale di categoria.
Ad attenderla però ci sarà un Akragas partito si in sordina, ma che difficilmente vorrà farsi sfuggire di mano l’occasione del salto di categoria.
La vittoria dei giganti sulla Nissa, in un “Esseneto” che ha riaperto finalmente le porte al pubblico contando oltre 700 presenza in un’afosissima domenica di inizio estate, permette difatti ai biancoazzurri di De Gaetano di approdare alla prossima finalissima.
Nel girone orientale Giarre e Siracusa superano, non senza patemi d’animo, nelle rispettive semifinali Enna e Aci S.Antonio.
Al “Provinciale” di Trapani i gialloblu di Gaspare Cacciola scacciano via i fantasmi del passato, rispedendo al mittente le offensive gialloverdi grazie alle marcature di Urso e Cocimano.
Al “Gaeta” di Enna, il Siracusa di mr. Ignoffo ha la meglio, per la terza volta in stagione, delle resistenze santantoniesi. Di Selvaggio e Grasso le marcature aretusee.
Saranno dunque Akragas – Sancataldese e Giarre – Siracusa le due grandi sfide che chiuderanno la stagione più controversa di sempre in un campionato, quello di Eccellenza, che non ha lesinato emozioni e colpi di scena, ma che alla fine dopo tanti sbattimenti consegna alle formazioni più blasonate l’occasionate del salto di categoria.
Claudio Costanzo