Filippo Pizzitola: quando il gol è un affare di famiglia
Buon sangue non mente. Il calcio è ricco di storie belle da raccontare, di rapporti forti, intensi, dove il senso di appartenenza è un valore aggiunto. Non sono tante le storie che nascono nel sacro valore della famiglia e che si consolidano, perfino, nel rettangolo di gioco.
E’ la storia dei cugini Pizzitola, Filippo e Marco, cresciuti a pane e calcio, già da piccoli, dove hanno mosso i primi passi nel Settore Giovanile del Castelvetrano Selinunte, società gestita dai fratelli Stefano e Nicola Pizzitola, che fin qui ha recitato un copione da assoluto protagonista nel girone A del campionato U15 Regionale.
Il ruolino di marcia dei biancorossi, giunti alla terza giornata del girone di ritorno, è positivo oltre che convincente: 11 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte, due di queste, rimediate contro le prime della classe, Academy Panormus e Calcio Sicilia.
A incidere, più di tutti, almeno sotto il profilo realizzativo è Filippo Pizzitola, attaccante esterno e capitano che ha già totalizzato più gol che presenze, ben 17, sufficiente per meritarsi la convocazione in Rappresentativa Regionale Under 15 e più di un ammiccamento da parte del Palermo.
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In grande spolvero nell’ultimo match disputato e vinto contro l’Aurora Mazara, Filippo Pizzitola ha ripagato a suon di gol e assist (uno di questi splendido per il cugino Marco) la fiducia del mister, suo zio Stefano Pizzitola che vanta un passato anche da calciatore nelle categorie dilettantistiche.
Tatticamente moderno, è in grado di spaziare sia dentro il campo quando occorre legare con i propri compagni sia di correre lungo la fascia come esterno di sinistra sgasando sulla propria corsia di competenza … Il mix è quello giusto, tecnica, rapidità, tiro dalla distanza, di destro ma anche di sinistro. Premesse che lasciano ben sperare per l’immediato futuro e uno splendido presente nel campionato Regionale.
Oggi la famiglia Pizzitola, con in testa i fratelli Stefano, Nicola e Angelo, può godersi le prodezze e l’estro di due giovani ragazzi, che più di tutti sentono quella maglia, la fascia di capitano e quel senso di responsabilità che anche a 15 anni può renderti orgoglioso di rappresentare i tuoi compagni di squadra e la squadra della tua città.