
Ferdinando Pannuti: dalla ReggioRavagnese alla Kings League, un nuovo percorso nel calcio moderno

La Kings League torneo calcistico di calcio a 7 inventato da Gerard Pique nel 2022 sta diventando un vero e proprio movimento tra i giovani.
Il format combina idee di calcio tradizionale con dinamiche di videogiochi, creando partite emozionanti e imprevedibili sopratutto per i giovani.Ad avvicinarsi a questo movimento non solo diversi personaggi del web ma anche ex calciatori e creator digitali.Il formato: 12 squadre composte da giocatori dilettanti, scelti tramite un sistema di Draft simile a quello degli sport americani, e “wild card”, ovvero ex giocatori famosi e personaggi noti.Prima della scelta dei giocatori tramite Draft o Wild Card il torneo si suddivide in diverse fasi chiamate Split.Ogni “split” rappresenta una stagione a sé stante, con le proprie partite, classifiche e fasi finali. Questo formato permette di avere più competizioni all’interno di un singolo anno, mantenendo alto l’interesse del pubblico.
Uno dei ragazzi presenti nel circuito e rappresentante della sua terra nella competizione è Ferdinando Pannuti, draft degli Stallions. Il centrocampista classe 2003 è l’unico giocatore calabrese selezionato per la competizione e ci ha raccontato la sua scelta di intraprendere questo viaggio: “La Kings League è nata come un gioco. Ho avuto l’opportunità di mandare un video per i Tryouts prima di essere chiamato per il draft, dove non conoscevo nessuno.
Il centrocampista reggino ha parlato anche del rapporto instaurato con il presidente della sua squadra, Gianmarco Tocco, in arte Blur: “Seguo Blur e sono ‘sub’ (abbonato su Twitch) da tre anni. Ci piace seguirlo anche insieme alla squadra. È una persona umilissima e ci dà la carica per rendere al meglio in campo senza pensare a ciò che accade intorno”.
Pannuti non è un volto nuovo per We Sport: fino alla fine del girone d’andata ha giocato per la ReggioRavagnese in Eccellenza, dove ha trascorso gli ultimi tre anni. “Con la società e la squadra ho un ottimo rapporto e mi capita spesso di seguirli tramite i vostri highlights. Quando ho lasciato la squadra avevo la testa altrove e la società aveva fatto scelte importanti. Rimarrò sempre un tifoso e spero che raggiungano la Serie D”.
- Tra i ragazzi con cui hai giocato, c’è qualcuno che ti chiede della Kings o che vedresti bene in questo contesto? “Questa domanda me l’ha fatta un paio di giorni fa Giulio Puntoriere. Mi ha chiesto se servisse a qualcuno un giocatore forte. Lo vedrei bene per la sua statura e per le sue giocate da trequartista. Se dovessi fare altri nomi tra i miei ex compagni, ti direi Luca Verduci, Aldo Bezzon e Alessandro Provazza per le loro caratteristiche tecniche”.
Pannuti ha parlato anche del suo passato calcistico tra le giovanili della Segato, del Perugia e della Reggina: “L’esperienza in settori giovanili così importanti di un certo tipo di formazione.Quando ero nei nazionali ho giocato in campi importati e con alcuni ragazzi che adesso sono tra i professionisti.Alcuni ragazzi di Perugia giocano ad alti livelli, ad esempio Alberto Lunghi, che ora milita in Serie C con l’Arzignano Valchiampo. Un altro dei miei ex compagni ora nel professionismo è Samuele Angori, terzino del Pisa. La differenza nel suo percorso l’ha fatta la sua mentalità da professionista. D’estate eravamo tutti al mare, mentre lui si allenava per diventare più forte. Oggi è uno dei migliori prospetti italiani e sono felice per lui”.
Il centrocampista ha ribadito la sua volontà di continuare il percorso calcistico nella Kings League, escludendo un ritorno al calcio a 11: “Al momento la Kings League è un punto di arrivo per me e credo che con il passare degli anni acquisirà sempre più importanza. Finché potrò, resterò in questa competizione. Oggettivamente, non mi rivedo a tornare nei campi di Eccellenza”.Il momento cruciale per Pannuti con gli Stallions è arrivato nella scorsa giornata di Kings League contro i Trm, con lo shootout decisivo andato a segno: “Dopo aver calciato, ho pensato che il tempo fosse scaduto e ho detto ai miei compagni di aspettare l’ufficializzazione del gol. Sono stato felice di essere il match winner: è stata una delle partite più belle della Kings League Italia”.Alla domanda su quali siano i giocatori che lo hanno più stupito, l’ex ReggioRavagnese non ha avuto dubbi: “Tra quelli con cui ho giocato e mi sono allenato, ti dico Loiodice e Stojkovic, anche se tutti i miei compagni di squadra sono davvero forti. Tra le altre squadre, invece, ti dico Marcone dei Trm, Tommaso Conte dei Circus e, senza dubbio, Picci dei Ceasar”.
Pannuti ha parlato anche del gruppo squadra e del campionato che stanno disputando: “Siamo una famiglia e, magari, le lacune che abbiamo individualmente riusciamo a colmarle con il lavoro di squadra. La StallionsHouse, qui a Milano, è il luogo in cui trascorriamo le nostre giornate insieme, un ambiente che Blur ha messo a nostra disposizione perché tiene davvero a noi. .Non abbiamo un giocatore che vince da solo le partite, potrebbe sembrare un punto debole ma è la nostra forza. Quando è andato via Loiodice, un’altra squadra avrebbe potuto faticare, ma noi siamo riusciti a mantenere equilibrio e compattezza. Tutti siamo utili e nessuno è indispensabile”.
In questo percorso, la famiglia di Ferdinando è stata fondamentale: “Le persone che devo ringraziare di più sono i miei genitori, perché hanno creduto in me. Inizialmente hanno sottovalutato la Kings League, com’è tipico delle persone adulte, per poi capire quanto fosse mediaticamente importante questo mondo”.
Per concludere, ha parlato dei suoi obiettivi personali e dei progetti futuri: “Sono laureato in Scienze Motorie e al momento sto studiando per la magistrale. La Kings League, per chi ha un progetto social, può rappresentare un trampolino di lancio, ma se la prendi seriamente anche da calciatore, le opportunità arrivano da sole. Adesso il focus è vincere e andare il più avanti possibile, magari giocare alla Inalpi Arena di Torino. Il mio sogno nel cassetto? Giocare e vincere il Mondiale con gli Stallions”.
Articolo a cura di Francesco Romeo