Federico Piovaccari, Messina: “La salvezza é dedicata a tutti. Non mi voglio fermare a 149 goal”
Considerata la tua esperienza e la tua lunga carriera, quanto vale questa salvezza per il Messina sia dal punto di vista personale che per la società?
“Avere una retrocessione sul curriculum non è mai bello sia per un giocatore d’esperienza come me ma soprattutto per i giovani. Questa è una salvezza dedicata a tutti perché da quando sono arrivato io a gennaio abbiamo avuto un ruolino di marcia ed un percorso d’alta classifica. Il girone di ritorno ha un valore fondamentale ed importantissimo”.
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Sei stato l’uomo d’esperienza individuato, durante il mercato invernale, per far fare il salto di qualità ad un gruppo molto giovane. Quanto è stato importante per te avere la fiducia della società e del presidente?
“Sia il direttore Pitino che il presidente, fin da subito, mi hanno sottolineato che puntavano tanto sul mio carattere e sulla mia esperienza. Esordire a Palermo con quel grande secondo tempo ha innescato un susseguirsi di emozioni e fattori che hanno riportato entusiasmo. La società è stata brava a capire che, nel calcio moderno, carattere, grinta e voglia sono fondamentali. Sono naturalmente contento di aver dato il mio contributo anche come trascinatore dei più giovani”
Quale è il momento più significativo che ti porterai dentro di questa annata difficile per larghi tratti ma con un bellissimo finale?
“Ci sono stati diversi momenti significativi in questa stagione. Il mio esordio a Palermo con il 2-3 sfiorato è stato un ottimo inizio. La vittoria a Bari ci ha dato consapevolezza e ci siamo resi conto di essere forti. Il mio rammarico è di essere mancato per alcune gare a causa del Covid e di aver perso un po’ di condizione fisica. Anche il mio goal nel finale ad Avellino è stato importante. Perdere la quarta gara di fila ci avrebbe portato diversi problemi ma siamo riusciti ad evitarla”.
Oltre alla tua leadership, il Messina aveva bisogno dei tuoi goal. Quale il più importante in maglia biancoscudata?
“Sicuramente quello di Avellino è stato fondamentale perché ha cambiato un po’ il nostro percorso dopo tre sconfitte consecutive. Quello con il Potenza è stato un bel goal in una partita decisiva per la salvezza”.
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Nonostante pochi mesi in riva allo Stretto, la tifoseria ti ha accolto con grande entusiasmo. In una città storicamente legata ai grandi bomber, quanta responsabilità hai sentito di non deludere le aspettative della piazza?
“Ogni giocatore sa che le aspettative sono alte quando si approda in grandi piazze calorose ed esigenti. Sapevo di arrivare in una squadra che, nel suo passato, ha avuto grandi bomber e so che non sarebbe stato facile. Io sono arrivato con grande entusiasmo perché avevo anche la fiducia di tutti che mi ha aiutato. Penso di aver dato veramente tutto per questa maglia anche se mi sarebbe piaciuto fare qualche goal in più”.
A dispetto dell’età, hai dimostrato di avere l’entusiasmo e la voglia di un ragazzo ai primi anni di carriera. Sogni di siglare il tuo 150 goal indossando ancora la maglia del Messina?
“Ho tanta voglia di continuare a giocare e di dimostrare il mio valore. Ad oggi mi sento ancora un giocatore che sta bene fisicamente e vorrei fare ancora un anno ad alti livelli. Di certo non mi voglio fermare a 149 goal e sono pronto a ripartire sul campo”.
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