Euro2020, Inghilterra: per le ultime partite del torneo tutti in bolla
Il governo britannico ha difeso la scelta di allentare le misure restrittive in vigore per chi arriva dall’estero al fine di facilitare l’arrivo dell’ampia delegazione Uefa, attesa a Londra in occasione delle due semifinali e della finale di Euro 2020.
Dopo lunghe trattative con il governo del calcio europeo, Downing Street sembra intenzionata a concedere una sorta di esenzione dall’obbligo di quarantena per le circa 2.500 persone – tra dirigenti sportivi, autorità politiche, media e sponsor – che assisteranno a Wembley alle ultime partite del torneo.
Un’eccezione giustificata dall’importanza dell’evento, ma che ha anche sollevato qualche polemica e preoccupazione, dal momento che attualmente chiunque arrivi nel Regno Unito da un paese europeo, fatta eccezione per Gibilterra e Islanda, è obbligato ad osservare un periodo di 10 giorni di auto isolamento.
Il sottosegretario al ministero di sport e media, John Whittingdale, ha giustificato la strategia dell’esecutivo.
“Stiamo ancora discutendo con la Uefa sulle precise restrizioni da applicare. Ma chi arriverà per assistere alle partite non potrà andarsene in giro liberamente per il paese. Al contrario dovrà rimanere sempre in determinati spazi, dai quali si potrà allontanare solo per recarsi allo stadio”.