Enna, Restuccia: “Programmazione e crescita costante. Cinque finali in cui daremo tutto”
La Montagna da una parte, sola al comando ancora un volta dopo il successo nel derby con la Nissa. Dall’altra il Gigante, bruciato dal pari di Castellammare e adesso attardato due punti in classifica.
Il testa a testa dura dalla prima giornata e molto probabilmente si risolverà solamente il 2 aprile: Agrakas – Enna all’Esseneto di Agrigento, la classica partita che può valere una stagione. Il direttore sportivo dei gialloverdi, Giuseppe Restuccia, predica calma e tiene alta la concentrazione da uomo navigato nel settore: “Ci penseremo a tempo debito. Prima due gare altrettanto delicate…”
Direttore, se alla fine del mercato estivo le avessero detto che l’Enna a cinque giornate dal termine del campionato fosse stato primo e con due punti di vantaggio sulla diretta inseguitrice, ci avrebbe messo la firma?
Assolutamente si, ci avrei messo dieci firme, non una. Il campionato si è dimostrato difficile e di grande livello. Un Girone A così competitivo non si vedeva da tanti anni. Questo avvalora il nostro percorso e ci rende orgogliosi di quanto fatto fin qui.
Nell’ultimo successo contro la Nissa la macchia delle “porte chiuse” al Generale Gaeta…
Una decisione che personalmente mi ha lasciato basito. Basti pensare ai precedenti nella stessa categoria o comunque in altri tornei dilettanti dove solitamente viene vietato l’ingresso allo stadio alla sola tifoseria ospite. Accettiamo comunque le scelte degli organi competenti ma l’amaro in bocca resta. Dispiace che i nostri tifosi non abbiano potuto assistere ad un derby molto sentito. Il calcio con gli spalti vuoti non è calcio.
Enna sogna un calcio diverso dopo tanti anni, l’attuale proprietà sembra quella giusta per il salto in avanti del progetto gialloverde…
Sono ad Enna da tre anni. Il cambiamento attuato è stato radicale sotto ogni punto di vista: sportivo, logistico, gestionale. Enna è tornata ad avere ambizione e, cosa più importante, è tornata ad essere ambita come piazza. È la favola di una novella Cenerentola che oggi può presentarsi al gran ballo a testa alta. È stato fatto tanto lavoro basato su programmazione e crescita costante, anteponendo il team al singolo. Questo è stato possibile grazie ad una proprietà lungimirante, composta da persone “d’altri tempi”. Definire questo gruppo di imprenditori “serio”, sarebbe riduttivo. Niente viene lasciato al caso e non c’ê fretta di bruciare le tappe. La società ritengo sia pronta ad un eventuale salto di categoria. Il Presidente Luigi Stompo e l’Amministratore Delegato Fabio Montesano hanno rilanciato l’immagine dell’Enna calcistica in Sicilia e sono due affermati professionisti nei rispettivi settori.
Una squadra stellare, sopratutto nel reparto offensivo. Direttore, se dovesse scegliere l’acquisto più azzeccato dell’Enna in questa stagione…?
L’acquisto più azzeccato non esiste. La vera vittoria, con il grande contributo di mister Strano, è stata quella di essere riusciti a forgiare un gruppo importante e coeso. I meriti sono da condividere con gli stessi calciatori e lo staff. Non parlo per frasi fatte ma se non riesci a creare un ambiente familiare, nel calcio fai fatica.
“Partita dopo partita…”, una delle classiche frasi che sentiamo settimanalmente sui campi di calcio. Impossibile però non guardare un pò oltre, a quel 2 aprile che si avvicina sempre di più…
Mancano cinque finali che vanno affrontate dando tutto. È chiaro che lo scontro diretto di aprile potrà dire molto sull’esito finale del campionato ma ci penseremo solo nella settimana antecedente al match. È prematuro parlarne adesso con due partite così delicate all’orizzonte.
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Domenica, dunque, il Casteldaccia. Questo campionato ci ha insegnato come non bisogni mai rilassarsi…
Una partita da prendere con le pinze. Non esistono partite scontate in questo girone e lo sappiamo bene. Nelle ultime domenica le squadre che navigano nelle zone basse di classifica hanno conquistato risultati importanti. Andremo a Casteldaccia a battagliare, al cospetto di una squadra che necessita di punti – salvezza. Per vincere bisognerà giocare un match importante.