Eccellenza siciliana e calabrese, le curiosità da sapere in vista della ripartenza
Dopo un lungo tira e molla, i tempi sembrano finalmente maturi. A sei mesi dall’ultima volta, l’Eccellenza è pronta a ripartire e il prossimo weekend dovrebbe essere quello del rientro in campo. Format inedito, con mini campionati, play-off e la rimozione della retrocessioni. Per farci trovare pronti a un evento atteso con ansia da addetti ai lavori e semplici appassionati, ecco allora una serie di curiosità che un vero guru del pallone dilettantistico non può ignorare.
1 – Il campionato d’Eccellenza, massima divisione regionale, è abbastanza giovane. La sua introduzione, al quinto livello della scala gerarchica del calcio italiano, avvenne nel 1991. Prima di allora, infatti, si passava direttamente dalla Promozione alla Serie D. Il nome, dichiarò Elio Giulivi ideatore del campionato: “Doveva spiccare, dare l’idea qualcosa di superiore a tutto quello che esisteva allora”. In tempi normali, su scala nazionale, sono quarantacinque i raggruppamenti totali, dai tre della Lombardia, allo zero della Valle D’Aosta, le cui squadre vengono accorpate ai gironi piemontesi. In Trentino Alto-Adige, il torneo assume la denominazione tedesca di Oberliga (Lega superiore)
2- Le compagini siciliane normalmente vengono distribuite in due gironi e la squadra ad aver vinto più volte il campionato di Eccellenza è il Marsala, con un poker di affermazioni (2001/2002 – 2009/2010 – 2014/2015 – 2017/2018), maturate in poco meno di un ventennio. I lilibetani comandano la speciale graduatoria anche a livello nazionale, pur in coabitazione con Campobasso, Bojano e Isernia. Seguono, con tre vittorie, Paternò e Licata. In Calabria è previsto un solo raggruppamento e il record di successi (3) spetta alla Rosarnese, a quota due, staziona un terzetto che include Gioiese, Rende e Acri.
3 – Da un primato all’altro, è il turno delle partecipazioni. Scorrendo gli annali, infatti, incontriamo autentici veterani del torneo. I team più presenti, in Sicilia e Calabria, nella massima divisione regionale sono rispettivamente Alcamo e Pro Favara da una parte, Cutro e Paolana dall’altra. Per tutte, i campionati di Eccellenza sono ben ventuno. Sull’isola più più grande del Mediterraneo, a 19 troviamo poi Giarre e Mazara. Venti sono le volte in cui Sambiase e Siderno si sono presentate ai nastri di partenza. Tra le nominate, l’unica a non aver mai vinto è il Cutro.
4 – Lo scorso anno il torneo di Eccellenza è stato interrotto dalla pandemia, determinando il congelamento delle classifiche, promozioni e retrocessioni incluse. In Sicilia e Calabria, così, a staccare il pass per la Serie D sono state il Dattilo Noir (oggi Dattilo 1980), il Paternò e il San Luca, in testa al momento dell’interruzione. Per la formazione trapanese, così come per i giallorossi, si tratta di una prima volta assoluta in un campionato interregionale, discorso diverso per gli etnei che, al netto di fallimenti e rifondazioni, vantano tre apparizioni tra i professionisti (due in C1 e una in C2) e 30 nell’attuale quarta serie. Retrocesse, infine, l’Alcamo in Sicilia (nell’altro girone, il Milazzo si è fallito) e il Trebisacce dall’altra parte dello Stretto.