Eccellenza al via: l’attesa é finita!
Sta per esaurirsi il conto alla rovescia per il ritorno al calcio giocato nella massima categoria regionale.
Saranno trascorsi oltre 5 mesi dalla sospensione che interruppe, con il D.P.C.M. emanato il 25 ottobre, il proseguo del campionato giunti nemmeno al 20% dello sbarramento della stagione regolare.
Mesi difficili e agognanti per l’umore di migliaia di addetti ai lavori che hanno palpitato e temuto, anche a più riprese, che scorressero i titoli di coda e l’arrivederci alla stagione a venire.
A mettere, più o meno tutti d’accordo, il blocco delle retrocessioni, mossa che ha garantito da una parte la continuità della manifestazione, proclamata di interesse nazionale alla stregua anche della serie D, dall’altra parte favorito implicitamente le squadre meno propense a proseguire la stagione con la deroga da parte della F.I.G.C. e della L.N.D.
In Sicilia il Comitato Regionale, presieduto dal Dottor Sandro Morgana, è dovuto ricorrere agli straordinari.
Rivisitato il format, stravolto nel girone A, modificato solo in parte nel girone B.
Ben 6 le squadre che nel girone A hanno comunicato il loro rifiuto (Castellammare, Casteltermini, Monreale, Parmonval, Pro Favara e Sciacca) mentre nel girone B solo 3 dietro front (Acquedolci, Real Siracusa, Santa Croce).
Assenze che hanno indotto il CR Sicilia a modificare il format ufficializzato in prima istanza.
Nel girone A, a fronte delle 10 squadre presenti, si ripartirà da zero come se la stagione non avesse mai avuto inizio. Una mini Regular Season al meglio delle 9 giornate di campionato al termine della quale le prime 6 saranno suddivise in due triangolari dalla quale le rispettive prime classificate si contenderanno la finale che avrà luogo in campo neutro domenica 20 giugno.
Nel girone B, invece, si ripartirà dalla classifica tracciata nelle prime 6 tornate di campionato invalidando le partite, passate e future, contro Acquedolci, Real Siracusa e Santa Croce. A conclusione del girone d’andata le prime 8 classificate saranno suddivise in due quadrangolari con successiva disputa di semifinali e finale in campo neutro.
Riavvolgendo brevemente il nastro del primissimo scorcio di stagione cosa ci siamo lasciati alle spalle?
Nel girone A, memore di un ottimo inizio, proveranno a replicare Mazara, Canicattì, Sancataldese e Akragas, squadre ben allestite e strutturate per il salto di categoria in serie D.
Un occhio, o forse anche due, va rivolto alla Nissa del Presidente Arialdo Giammusso che non ha lesinato sacrifici. Allo scoccare dell’ufficiale ripartenza la compagine biancoscudata ha piazzato innesti importanti per la categoria, quali Illario, Bellanca, Gallon, Stassi, Maione e Tosto che rendono ancora più forte, qualitativamente e quantitativamente, l’organico consegnato a mister Bognanni.
Girone A che ai nastri della ripartenza presenta grande equilibrio e un livellamento, tendente verso l’alto, complice anche il ristretto numero di squadre partecipanti.
Nel girone B ci eravamo lasciati con il Giarre in vetta alla classifica. Il club di via Olimpia ha sacrificato Benny Iraci, passato al Dattilo, mantenuto i pezzi da novanta richiesti dalla serie D e potenziato l’organico con gli arrivi di Sandro Baglione, Morris Passewe e Luca Savasta, oltre a Vincenzo Colonna e Charlie Famà, dando ulteriore solidità ad una rosa in grado di competere per il raggiungimento di quella serie D che manca da ben 14 anni. Giarre che, guardandosi alle proprie spalle, ritroverà un’Igea decisamente più forte rispetto alla sfida stravinta al “Regionale” con un pesante 4-0.
Mister Furnari, tecnico dei giallorossi, potrà far leva sull’apporto di due calciatori molto cari alla piazza barcellonese, quali Antonio Isgrò e Maurizio Dall’Oglio, ma anche sull’estro di Ninni Carrello e Alessandro Cangemi unitamente alla duttilità di Giuseppe Conti e Alberto Mondello. Una campagna acquisti che sposta, e non poco, gli equilibri tecnico tattici e di fatto inserisce l’Igea tra le accreditate al salto di categoria.
Iscriviamo d’ufficio, e quasi d’obbligo, anche il Siracusa dei patron Cutrufo. Impensabile che gli aretusei non puntino al ritorno in serie D. Gli azzurri, probabilmente nelle ultime ore di mercato, dovrebbero ritrovare i giocatori ceduti in prestito al Biancavilla (già tornato alla base Lele Catania) e rafforzare ulteriormente l’organico a disposizione di mister Ignoffo.
Un gradino più in basso, ma pronte a stupire, l’Aci Sant’Antonio guidato da Alfio Torrisi e l’Enna di Seby Catania. Tanto i biancazzurri quanto i gialloverdi sono le outsider principi, le mine vaganti del girone B.
Aci Sant’Antonio che in sordina punta a sorprendere la folta concorrenza grazie ad entusiasmo e programmazione, paradigmi che hanno portato poco più di un anno fa alla vittoria del campionato di Promozione. Dieci i punti raccolti dall’Aci Sant’Antonio, gli stessi raccolti dal Siracusa e dal Carlentini che immaginiamo non si presti facilmente al ruolo di agnello sacrificale del girone B. La società del Presidente Gaetano Vinci ha saggiamente strutturato un gruppo di giovani ed esperti, il giusto mix per continuare a stupire e qualificarsi nella Poule A.
Allo scoccare della ripartenza dovranno difendere un piazzamento tra le prime 8 la Virtus Ispica, la Jonica e il Ragusa che precedono in classifica l’Enna, più quotata alla vigilia, e rafforzata in avanti con l’ingaggio di un top player quale Totò Cocuzza.
Chiudono, al momento, la parte bassa della classifica il Palazzolo, le etnee Mascalucia San Pio X e Atletico Catania.
Meno di due giorni all’alba di un nuovo inizio per l’Eccellenza che, ufficialmente domenica 11 aprile, darà il via ad un finale di stagione da vivere tutto d’un fiato con l’entusiasmo di chi aveva messo da parte, per troppo tempo, maglia, pantaloncini e scarpette completando una stagione, in tutti i sensi, senza soluzioni di continuità.