Davide Boncore: un “normal one” per il Rotonda
In panchina è un sergente di ferro: urla, sbraccia, incita i suoi ragazzi a dare sempre il massimo, e anche di più.
Lontano dal rettangolo verde è un padre dedito alla famiglia (i figli, Pietro e Marcello, vivono con la madre Laura a Palermo): “Lavoro costantemente per non far mancare nulla a loro, sono la mia forza”.
Lui è Davide Boncore, allenatore del Rotonda, tra i migliori tecnici siciliani degli ultimi anni.
Palermitano appunto, ex calciatore, oggi alla guida della matricola lucana, acclamata sorpresa del girone I di Serie D grazie a 37 punti guadagnati in 13 giornate, che valgono l’attuale quinto posto del raggruppamento meridionale.
Mister, è una stagione oltre le aspettative?
“Dal mio arrivo (fine ottobre) è cambiato tanto: 8/11 della formazione titolare sono diversi. Contavamo una rosa di 33 calciatori, troppi per il mio metodo di lavoro, e sono state fatte delle scelte. In 12 anni di carriera per la prima volta sono subentrato, non è facile. Il contributo del nostro match analyst, Matteo Monte, è stato prezioso. Ricoprivo lo stesso incarico alla Torres, in Lega Pro (da allenatore in seconda), è un ruolo prezioso ed ancora sottovalutato in quarta serie”.
Rotonda, un’isola felice, un pò come Troina. Un grande biennio quello ennese…
“Settimi il primo anno, quarti lo scorso alla pari con l’FC Messina e con un budget tra i più bassi del girone.
Rotonda è una grande piazza per me, sopratutto in queste annate segnate dal covid, dove gli spalti restano vuoti e le pressioni sono minori. Siamo tra le squadre più giovani del torneo ma grazie al lavoro ed ai sacrifici adesso abbiamo le spalle larghe”.
L’unica nota stonata sin qui è Licata…
“Un rapporto mai sbocciato e dopo 10 giorni, di comune accordo, abbiamo scelto di intraprendere strade diverse. Per me era una chiamata importante, da calciatore sono stato capitano a Licata. Oggi sono orgoglioso di allenare il Rotonda”.
Mister con i risultati ottenuti nelle ultime stagioni, a 44 anni, si aspetta la chiamata di una big?
“Lavoro per quello, migliorare e migliorarmi, non so stare nell’anonimato. È un concetto che condivido spesso nello spogliatoio. I ragazzi mi seguono e sono felice di come siano riusciti a “diventare squadra”. Per me è fondamentale”.
Campionato particolarmente equilibrato nelle zone alte, con la bagarre tra le messinesi e la Gelbison…
“Chi è in testa merita, non ci sono dubbi. L’ACR Messina è stata tra le poche squadre, fortunatamente, a non aver mai avuto un caso covid. È un dato da tenere in considerazione in una stagione cosí particolare.”
Tornando al suo Rotonda, Michel Ferreira è tra le note più liete, oltre ad essere il vostro capocannoniere…
“Lo conosco bene, ha potenzialità enormi. La scorsa stagione ha subito la rottura del crociato ma si è ripreso bene, dimostrando ancora una volta di cosa è capace. Credo che adesso abbia raggiunto la maturità per il salto di categoria.”
Un credo tattico che dice 3-5-2…
“È il modulo migliore da adottare, se come me, arrivi a stagione in corso, ti permette di recuperare il tempo perduto. I reparti non sono scaglionati ed il campo è coperto in ogni zona”.
È ora di cena, lo lasciamo a Laura, Pietro e Marcello. È un meritato riposo per Davide Boncore, che ad 11 giornate dal termine del campionato sembra ancora voler dire la sua, anche se la stagione sarebbe già da incorniciare. Riprenderà a lavorare molto presto, perché è il solo metodo che conosce per sorprendere. Il Rotonda se lo gode ed il tecnico palermitano punta in alto.