Dal Messina alla Messana: lo splendido weekend in riva allo Stretto
La rete di Emmausso a stendere il Catania e la tripletta pirotecnica di Cannavò contro il Misterbianco sigillano uno splendido fine settimana messinese.
Così lontani eppure così vicini. Non geograficamente ma a livello puramente di categoria. Dal girone C di Serie C al raggruppamento B d’Eccellenza siciliana con un comune denominatore: la Messina calcistica. La copertina settimanale, infatti, la dedichiamo per la prima volta non ad una singola squadra o giocatore. Questa volta vogliamo mettere in copertina lo Stretto e il movimento calcistico cittadino fin troppo bistrattato negli ultimi anni. E’ vero tanto c’è da fare sotto molteplici punti di vista: dalla programmazione futura alla crescita dei nostri giovani talenti sino all’investimento infrastrutturale. Eppure questa volta vogliamo mettere tutto da parte per concentrarci solo sul terreno di gioco e sulla gioia che un’intera comunità ha potuto godere in questo piovoso weekend di dicembre appena andato in archivio.
Come detto c’è un enorme gap di differenza tra categorie, ma il Messina e la Messana rappresentano due istituzioni per la storia calcistica in riva allo Stretto. Ad oggi le due società, poi, si trovano accomunate da un obiettivo comune: raggiungere la salvezza diretta nei rispettivi campionati. Due passi importanti sono stati fatti, dall’Ambiente Stadium allo stadio “Franco Scoglio” con due gare che possono rappresentare la svolta stagionale. Ad aprire le danze ci ha pensato proprio la Messana sul sintetico di via Polveriera. Dopo il restyling di mercato e il pari raccolto contro il Real Siracusa, c’era bisogno di continuità e di un ritorno al successo. L’occasione della gara contro il Misterbianco era troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. I ragazzi di mister Tudisco non hanno mancato l’appuntamento nonostante un match ricco di colpi di scena e difficoltà. Come in un perfetto film thriller, infatti, gli ospiti hanno colpito per due volte mostrando ai messinesi i fantasmi di un brutto inizio di stagione. Serviva, allora, l’intervento del fuoriclasse, del leader capace di trascinare tutti i compagni al successo. Questo personaggio ha un nome e cognome: Antonino Cannavò e di ruolo fa l’attaccante. Il grande colpo del mercato invernale si è calato subito nella parte e con una tripletta indimenticabile ha completato la rimonta. Un tap in da rapace d’area e la freddezza nei due rigori calciati hanno mostrato come il bomber non abbia perso il suo killer instinct. A mettere la ciliegina sulla torta, poi, ci ha pensato Cafarella per il definitivo 4-2 finale.
Lo splendido pomeriggio dell’Ambiente Stadium, però, era solo l’antipasto per una notte stellare. Non si vedeva da molto tempo una cornice di pubblico così spettacolare in notturna al “Franco Scoglio”. Messe a tacere tutte le critiche settimanali, il popolo messinese ha risposto presente per il ritorno del derby col Catania. Nonostante l’assenza della tifoseria ospite, la Curva Sud ha regalato uno spettacolo da categoria superiore. E’ stato un autentico tripudio di colori, bandiere e sciarpe accompagnato da un tifo incessante e martellante. Non per niente la squadra ha risposto presente in campo in un match dai pochi contenuti tecnici ma dalla grande intensità. Non è un caso, poi, che a mettere il sigillo sulla vittoria sia stato Michele Emmausso il calciatore più criticato da inizio stagione. Il perfetto piattone all’angolino ha fatto esplodere i 7000 presenti sulle tribune in un boato che non si sentiva dalla rete salvezza di Ragusa. Catania sconfitto, seconda vittoria consecutiva e crisi forse definitivamente messa alle spalle. E poi c’è il lato romantico di questo successo compreso il commosso ricordo per Tonino Currò.
Non ci sarà programmazione a lungo termine né un chiaro piano di sviluppo infrastrutturale, ma Messina ha dimostrato di avere ancora voglia di sognare ed emozionarsi.