Dai playoff alla salvezza: Sant’Agata e Igea Virtus esaltano la provincia messinese
Le due squadre tirreniche sono state grandi protagoniste nell’ultimo turno di Serie D. Due successi fondamentali in ottica obiettivi stagionali.
Una città, in riva allo Stretto, che prova a trovare la sua giusta dimensione professionistica dopo anni di buio ed incertezze. Due comunità, della provincia, che vogliono rivestire un ruolo da protagonista nel massimo campionato dilettantistico. Basterebbe poco per unire le tante anime calcistiche del territorio messinese eppure, ancora oggi, ognuna di esse sembra distante anni luce dall’altra. Divergenze di vedute, programmazioni e obiettivi diversi, campanilismo e miopia verso il futuro. Tanto si potrebbe dire sulle potenzialità non sfruttate dal nostro territorio sotto il punto di vista calcistico, sportivo, organizzativo ed infrastrutturale. Oggi, però, è giusto dare spazio anche a quelle realtà che hanno una storia importante alle spalle e che si sono ritagliate il loro ruolo nella stagione attuale.
Sul fronte tirrenico, infatti, Città di Sant’Agata ed Igea Virtus sono dei punti di riferimento a livello sportivo. Non solo l’aspetto puramente tecnico ma anche quel concetto di comunità riunita attorno alla passione per il calcio. Il ritorno in Serie D, per entrambe, è il minimo considerando tutto ciò che rappresentano. In questo senso l’ultimo weekend ha sorriso ad entrambe grazie a dei risultati fondamentali in ottica classifica. Mentre in vetta prosegue lo scontro a distanza Trapani – Siracusa, la bagarre per la zona playoff non è da meno. Senza alcun proclamo o volo pindarico, i ragazzi di mister Facciolo stanno conducendo l’ennesima stagione assolutamente positiva. Il successo per 2-1 sul Canicattì è coinciso con l’ingresso in zona playoff. I sei punti raccolti negli ultimi 180 minuti hanno permesso l’aggancio al Real Casalnuovo reduce, al contrario, da due KO consecutivi. Una squadra, quella del Città di Sant’Agata, che non conosce mezze misure. Dalle prestigiose vittorie alle pesanti sconfitte, sono appena tre i pareggi a dimostrazione di quanto questa compagine possa giocarsela a viso aperto contro chiunque.
Guardando la classifica, poi, fa un certo effetto vedere i tirrenici appaiati alla Fenice Reggio Calabria. La notevole differenza di budget ed ambizioni è stata azzerata dai risultati sul campo. E quanta amarezza c’è nel pensare a quel successo al “Granillo” vanificato, a tavolino, per quell’errore nei cambi under. Ma se a Sant’Agata si vive con moderata pacatezza questa ottima stagione, a pochi chilometri di distanza è tornata un po’ di serenità in casa Igea Virtus. L’avvio di stagione dei barcellonesi era stato assolutamente positivo salvo, poi, cambiare completamente tra porte girevoli in panchina e numerose sconfitte. Ben dodici i KO che avevano fatto sprofondare la squadra in piena zona playout. Proprio toccando il fondo, però, il moto d’orgoglio del gruppo di mister Di Gaetano ha fatto la differenza. Due vittorie consecutive che hanno permesso di uscire dalla zona rossa di classifica. Sei punti pesantissimi perché ottenuti contro la corazzata Siracusa e l’ostico Portici in trasferta. Lo scontro diretto in Campania ha mostrato i punti di forza di una squadra capace di svoltare. L’1-3 in rimonta è stato puro ossigeno che non andrà vanificato nelle prossime settimane.