Da “Piccolo Messi” all’interesse di mezza Europa: Giuseppe Pipitò l’astro nascente del Palermo
Il talento siciliano, classe 2010, sta incantando in maglia rosanero attirando le attenzioni delle big italiane e non solo.
Il titolo dell’articolo può sicuramente essere fuorviante. Nel corso degli ultimi vent’anni, quante volte abbiamo letto, osservato e analizzato i molteplici paragoni scomodi fatti in giro per il mondo. Il calcio di oggi è un fenomeno globale a 360 gradi e basta davvero poco per far diventare mediatica e virale una notizia. Sarebbe davvero lungo ed inutile fare l’elenco di tutti quei giovani talenti che, in tenera età, promettevano di diventare i nuovi Messi, Ronaldo e Ibrahimovic. Al contrario, allora, ci dovremmo limitare a commentare le gesta di quei ragazzi che, passo dopo passo, stanno costruendo una possibile carriera da calciatori.
Nell’universo esteso delle future stelle calcistiche mondiali, però, c’è una piccola categoria molto ristretta. Stiamo parlando di coloro che nascono con un grande talento, con delle doti fuori dal comune che in campo si notano fin da subito. Per questo motivo, come nostra abitudine, non ci spingeremo in paragoni azzardati ma il nostro “Guess Who?” settimanale è dedicato ad un ragazzo che ha già attirato abbondantemente le luci dei riflettori. Stiamo parlando di Giuseppe Pipitò, il talentuoso giovane classe 2010 del Palermo. In un contesto attuale nel quale la società rosanero lotta per il ritorno in Serie A e sta crescendo esponenzialmente sotto la guida del “City Group”, il settore giovanile punta al salto di qualità nella crescita dei propri giovani.
Quando si parla di Pipitò, in realtà, l’interesse è sempre stato alto fin da piccolo. Riavvolgendo il nastro, infatti, le sue doti innate sono evidenti già dai primi tornei che gioca in categorie maggiori rispetto alla sua età. I primi approcci con il pallone arrivano a soli 4 anni, mentre ad otto è già grande protagonista con la “Scuola Calcio Pamela Conti”. Una crescita esponenziale che permette al giovanissimo calciatore di vivere esperienze anche fuori dai confini sia regionali ma anche italiani. Ed è proprio la stessa Pamela Conti a tracciare le doti migliori di Pipitò:” Fin da molto piccolo ha dimostrato grande voglia di crescere, determinazione e una forza fisica non comune per la sua età. E’ un macino naturale dalla grande tecnica e dalle spiccate qualità offensive e realizzative. Ha un talento evidente che è sotto gli occhi di tutti. Per questo motivo ha tutte le caratteristiche per poter diventare un grande calciatore e costruire una splendida carriera”. Parole certamente non banali da parte di chi ha seguito, passo dopo passo, tutto il percorso di crescita.
Dopo questo breve flashback, l’attualità ci parla di un ragazzo simbolo per il Palermo e per il calcio siciliano. Un “peso” non da poco considerando che è pur sempre un classe 2010. Nelle ultime due stagioni, la crescita esponenziale di Pipitò lo ha reso l’oggetto del desiderio di molteplici club. In un momento storico in cui il calcio italiano paga, enormemente, il gap con gli altri paesi europei, diventa fondamentale lo scouting e la crescita dei calciatori del futuro. Da qui l’interesse, quasi fuori controllo, sul giovane Pipitò. Come sottolineato in precedenza, infatti, il talentuoso elemento offensivo si è guadagnato a suon di reti ed assist la convocazione in Under 15 con due anni d’anticipo. Una scalata molto veloce ma anche necessaria in un percorso di crescita che non può avere alcun tipo di limitazione in questo momento.
Gol Pipitò in Palermo vs Academy Panormus U15
Siamo stati abituati, in questa stagione, a parlare tantissimo di Camarda e delle sue doti da predestinato. In questo senso Pipitò è finito sullo stesso treno mediatico. Proprio il Milan si è mosso sul ragazzo sfruttando la situazione contrattuale in essere con il Palermo. L’asta è totalmente aperta e la sensazione è che la prossima estate sarà proprio Pipitò a poter scegliere con diverse allettanti proposte sul tavolo. Oltre alla corte da parte di diversi club esteri tra cui il Borussia Dortmund, che se ne intende di talento, si sono aggiunte a questa “bagarre” anche la Roma e la Juventus. In particolare i bianconeri, nelle ultime stagioni, hanno potenziato notevolmente gli investimenti sul settore giovanile e sul progetto Next Gen in Serie C.
D’altronde Giuseppe Pipitò dalla sua non ha solo la giovanissima età e il talento innato. Le sue doti sono certificate anche dai numeri che non possono passare in secondo piano. La doppia cifra, infatti, è divenuta la normalità nelle categorie in cui si è misurato. Il suo approdo in Under 15 è stata la naturale evoluzione dopo i 17 goal e 15 assist messi a referto in Under 14. Non vogliamo sbilanciarci, come detto, e non sappiamo se Pipitò si confermerà un vero crack per il mercato italiano. Di certo, però, rappresenta quel prototipo di calciatore moderno che sta facendo la fortuna degli allenatori in giro per l’Europa. La sua duttilità offensiva lo rendono un investimento appetibile per i grandi club. Non è un caso che, in parallelo con la stagione in rosanero, Giuseppe Pipitò si sia guadagnato anche le prime convocazioni in nazionale con la maglia dell’Italia Under 15.
Insomma ci sono tutte le carte in regola per costruire una splendida carriera ad alti livelli. L’auspicio è che Giuseppe Pipitò possa proseguire nel suo straordinario percorso di crescita senza il peso di alcun paragone scomodo e fuori luogo.