
Serie C, Calcio Catania: vorrei ma non posso!

“Essere o non essere” è uno dei dilemmi più moderni che tormenta la storia recente del Calcio Catania e di una matricola, 11700, tra le più longeve in assoluto nel panorama nazionale.
Un’indomita passione e un senso d’appartenenza degno delle massime categorie professionistiche. Eppure il Catania si appresta, per il suo settimo anno consecutivo, a prendere parte ad una serie C che non rende giustizia ai sacrifici e alla passione dei suoi tifosi pronti, laddove l’emergenza ha tuonato, a contribuire con un azionariato popolare che ha lievemente allentato la morsa di una situazione debitoria nota già dall’era Pulvirenti.
Il club etneo è alla disperata ricerca di acquirenti che possano dare maggiore serenità per gli interventi ordinari e straordinari che affliggono, da diverso tempo, il quartier generale rossazzurro guidato dalla SIGI.
Simbolo tragicamente emblematico di questa decadenza è Torre del Grifo, che agli occhi dei catanesi, tifosi e no, appare ormai un bolide fuori uso e parcheggiato in garage. Un vero peccato per un’eccellenza assoluta tra le più invidiate e ambite anche all’estero.

Ad una rassegnazione permanente, di buona parte dell’ambiente etneo, si aggiunge il fardello di un progetto tecnico che non può passare in secondo piano. Il 6° posto della passata stagione è solo un lontano ricordo e i quadri tecnici, su tutti il Direttore dell’Area Sportiva Maurizio Pellegrino, sono ben consapevoli che nelle prossime 2 settimane, che mancano alla conclusione del calciomercato, occorrerà lavorare sulle uscite e sul completamento dell’organico. La permanenza di mister Francesco Baldini, subentrato lo scorso marzo in luogo di Giuseppe Raffaele, è un chiaro segnale di continuità. A questo si aggiungono le conferme in avanti di Sarao, Piccolo, Reginaldo e Russotto, in mezzo al campo di Maldonado e Rosaia, sulle corsie laterali di Pinto, Calapai e Albertini.
Le uscite di Silvestri, Dall’Oglio e Welbeck vengono assorbite in una logica di spending review che tutt’oggi condiziona il mercato rossazzurro che ha ufficializzato sinora Sala tra i pali affiancato dai giovani Stancampiano e Truppo, in difesa Ercolani, Monteagudo, in mezzo al campo Provenzano, Cataldi mentre in avanti Russini, Ceccarelli, Estrella e Bianco.
I giorni a venire saranno determinanti per sciogliere diversi nodi, dalla scadenza degli stipendi di giugno slittata al 20 agosto, alla necessità di dover limare gli ultimi dettagli per definire una rosa ad oggi incompleta e chiamata sabato 21 all’esordio di Coppa Italia contro la Vibonese primo test ufficiale ad una settimana dal debutto in campionato contro il Monopoli.