Ad un passo dalla Serie D: Enna-Siracusa il duello finale
Le due compagini siciliane scenderanno in campo nella finalissima dei playoff nazionali d’Eccellenza. In palio l’ultima possibilità stagionale di acciuffare la promozione in Serie D.
150 circa: chilometro più, chilometro meno. Questa la distanza che separa due città, due comunità, due squadre ambiziose ma anche consapevoli della loro forza. Il calcio siciliano continua a regalarci emozioni e lo fa anche con l’estate alle porte. Sembra passata un’eternità dal trionfo di Akragas e Igea Virtus nei rispettivi gironi d’Eccellenza. Settimanalmente abbiamo raccontato, come redazione, una stagione d’Eccellenza siciliana davvero spettacolare come non si vedeva da anni. Squadre attrezzate, progetti ambiziosi e la voglia di non mollare sino all’ultimo minuto. Un approccio propositivo, tecnico e societario, che ha trovato terreno fertile anche nella post regular season.
In un momento storico di difficoltà economica, specialmente nel mondo del calcio dilettantistico, appare utopistico pensare di voler investire ancora nell’appendice playoff. Il nostro territorio, invece, ha dato dimostrazione che quando ci si pone un obiettivo lo si deve perseguire sino alla fine. Enna e Siracusa, rispettivamente seconde nel girone A e girone B, hanno puntato tutto sulla fase nazionale degli scontri diretti. Un rischio alto specialmente per due società che non hanno badato a spese nella costruzione di questa stagione. I risultati del campo, però, sono giudici supremi ed hanno premiato le due squadre che si affronteranno nella finalissima. Ma che tipo di gara ci attende? Il nostro focus settimanale lo dedichiamo proprio ad una breve analisi di questi due team attraverso le loro caratteristiche principali.
Partendo dal girone occidentale siciliano, l’Enna è balzata agli onori delle cronache nazionali per tante settimane. Di pari passo con il Napoli dei record guidato da Spalletti, anche il club neroverde ha mantenuto la propria imbattibilità per tanti mesi. Un cammino davvero spettacolare che, però, non ha trovato la dolce conclusione proprio nei dettagli. La squadra di mister Strano ha alzato bandiera bianca proprio nello scontro diretto contro l’Akragas. Tutto questo si è tradotto nel secondo posto con 69 punti conquistati, una sola sconfitta e tre lunghezze di ritardo dalla vetta. Al netto della delusione in campionato, l’Enna ha mostrato un calcio pirotecnico frutto dell’enorme potenziale offensivo sintetizzato nei nomi di Agudiak, Cocimano, Arcidiacono, Caronia, Carioto solo per citarne qualcuno. Nonostante l’atteggiamento propositivo dato dal 433 o 4231, una delle caratteristiche principali della squadra è stata la solidità difensiva. Appena quindici le reti subite con elementi come Zappalà e Sessa a guidare difesa e centrocampo. Nella semifinale playoff, sono arrivate due vittorie nette contro la Promosport. Calabresi battuti, tra andata e ritorno, con ben sei reti all’attivo e l’eterno toro Agudiak in stato di grazia.
Se Enna chiama, Siracusa risponde. Storie che si intrecciano ben oltre il semplice terreno di gioco e l’attuale stagione. Sulla panchina degli aretusei, infatti, siede mister Cacciola. Già lo stesso tecnico delle splendida pagine scritte dal Giarre negli ultimi anni con protagonista il gruppo storico che oggi indossa la maglia dell’Enna. Siamo sicuri che le emozioni saranno tante in questa finale che toccherà non solo la sfera sportiva ma anche quella emotiva. Il Siracusa, rispetto agli avversari, ha condotto una stagione completamente opposta fatta di un inizio difficoltoso, di un mercato scoppiettante e di una rimonta davvero degna di nota. L’aggancio alla vetta non è arrivato per una squadra che punta tantissimo sull’esperienza. Quest’ultimo è l’elemento cardine di un gruppo che ha deciso di trovare dei leader abituati a disputare queste partite, vincere campionati ed essere protagonisti in categorie anche superiori all’Eccellenza. In questo contesto possiamo inserire il 433 di mister Cacciola con la coppia centrale Porcaro – Pettinato, il totem Privitera in zona mediana e i pezzi da novanta in avanti con Savasta, Ficarrotta e Iraci.
Più che una finale potrebbe benissimo prefigurarsi un’All Star Game del campionato d’Eccellenza. Tanti nomi di grido che, però, non hanno vestito il ruolo di figurine ma hanno trascinato le rispettive squadre a suon di vittorie fino alla finalissima. Enna – Siracusa sono pronte all’ultima fatica stagionale. In palio non c’è solo l’orgoglio, l’onore e la fama. Vincere, infatti, significa coronare il sogno Serie D quell’obiettivo posto dalle società quasi un anno fa e perseguito durante l’arco di questi mesi.