Aci Sant’Antonio: adesso perché non crederci ?
Una matricola terribile. Così si può definire l’Aci Sant’Antonio.
Il campionato di Promozione stravinto non ha fatto cullare sugli allori la squadra del presidente Lamantia che ha investito nello staff dirigenziale, nello staff tecnico e nella rosa raccogliendo i meritati frutti. Meritati perché, come dice sempre mister Alfio Torrisi, il lavoro e l’abnegazione pagano sempre.
ASD Siracusa vs Aci S.Antonio [PLAY OFF – GIORNATA 3 – ECCELLENZA]
Il traguardo raggiunto è di quelli storici: una semifinale playoff per arrivare in Serie D. Se si pensa che i santantonesi non giocavano l’Eccellenza da vent’anni e addirittura la Serie D da trenta, si riesce così a capire la portata di questa vera e propria impresa.
Ad aggiungere ulteriore lustro a questo traguardo, è la qualità e il blasone degli avversari: Siracusa, Giarre, Igea, Ragusa tra le altre. Tutte squadre che hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie quando hanno affrontato l’Aci Sant’Antonio.
Altro elemento che inorgoglisce è l’essere arrivati a questo punto della stagione dopo un campionato lunghissimo per i motivi che tutti conoscete. Lo stop delle partite è giunto tra l’altro in uno dei momenti migliori per i santantonesi che sono stati anche al secondo posto dietro la corazzata Giarre.
Aci S.Antonio vs Jonica FC [Giornata 2 – Poule A – Eccellenza]
Ma la sosta forzata non ha frenato l’ambizione della società che si è rinforzata ulteriormente grazie al grande lavoro del DS Emanuele Merola inserendo giocatori di livello come Gatto e Sangiorgio. Non solo però nuovi giocatori ma anche tanto lavoro atletico perché i dettami del prof. Riccardo Calzone sono stati seguiti con scrupolosità da tutti i giocatori durante la lunga sosta.
La ripartenza poteva far presagire ad un crollo di risultati visto il terribile calendario: ben cinque trasferte su sette partite ma anche qui il lavoro e i tanti sacrifici hanno pagato.
La squadra è progredita nel corso della stagione grazie anche a giocatori che hanno smentito le perplessità nei loro confronti. Ne citiamo solo due che sono l’emblema di come i pregiudizi possano essere sconfitti: il capocannoniere del torneo Peppe Giannaula, autore di una stagione straordinaria condita da ben sedici reti, rimpianto di molti tifosi i siracusani che l’avevano visto all’opera con la loro maglia nella stagione scorsa; e Umberto Cirnigliaro. Sul portiere nessuno hai mai messo in dubbio le doti tecniche ma quelle comportamentali: anche queste smentite dato che l’estremo difensore ha mostrato maturità, professionalità e leadership all’interno di un gruppo molto coeso.
Siracusa vs Aci S.Antonio [ECCELLENZA – GIR.B – GIORNATA 15]
Insomma una cavalcata trionfale che quasi tutti danno ormai per finita dato che la semifinale si giocherà contro il Siracusa, club che vanta giocatori di categoria superiore e con un budget decisamente più elevato. Ma il calcio, lo sport e in generale la vita ci hanno sempre insegnato che non c’è nulla di scontato: sognare non costa nulla con la consapevolezza di giocarsi una partita dove non si avrà nulla da perdere e tutto da guadagnare.
Articolo di Alessandro Coco