
Messina, “chi si ferma è perduto”: a testa alta verso il tour de force

I giallorossi conquistano un prezioso punto a Benevento e guardano con fiducia al trittico di sfide contro Trapani, Monopoli e Avellino.
L’input perfetto, per questo day after, ce lo servono direttamente i canali social ufficiali del Messina. La foto di Crimi e Petrucci al termine della gara di Benevento rischia seriamente di diventare la copertina di questa stagione qualora, come auspichiamo tutti, si materializzi la salvezza. Che sia diretta o attraverso i playout poco ci importa in questo momento perché non siamo arrivati al punto tale di poter fare calcoli. Come abbiamo sottolineato nelle settimane scorse, il vero nemico del Messina è il Messina stesso. Quindi la corsa la dobbiamo fare solo su noi stessi cercando di accumulare più punti possibili per non avere ulteriori rimpianti. Su questa lunghezza d’onda, quindi, questa istantanea fotografica trasuda grinta, appartenenza, voglia di non mollare mai, coraggio e tanta dignità. Elementi che, purtroppo, si erano dimenticati alle nostre latitudini e che tornano ad essere fondamentali per l’ennesimo “miracolo sportivo” da scrivere.
La trasferta del “Vigorito” è già passato e non ci soffermeremo su aspetti tattici e tecnici. In questo momento, purtroppo, il bene superiore impone l’obbligo di fare risultati a prescindere dalle prestazioni, dai particolari o dagli episodi. Conta solo quanto si legge al triplice fischio e, fino ad ora, il nuovo corso Banchieri ha portato in dote quattro risultati utili consecutivi caratterizzati da tre pareggi ed un successo. Sei punti in totale in quattro giornate: potevano essere di più? Sicuramente Si. Potevano essere di meno? Anche questa è stata una possibilità concreta. La verità è che questo nuovo Messina sta costruendo il rush finale di stagione sulla compattezza di squadra. Non potrebbe essere altrimenti perché non ci sono i tempi per lavorare su stravolgimenti totali. Su queste basi, quindi, mister Banchieri si è rivelata una scelta azzeccata: poche idee chiare, zero fronzoli e tanto pragmatismo. Lo dimostrano le sue scelte settimanalmente fatte in un’ottica superiore dove gioca chi dimostra di riuscire a stare bene in campo.”
Non contano, in questo momento, i nomi ma la condizione fisica, la tenuta mentale, la giusta carica nervosa. L’infortunio di Buchel è una grana non da poco ma è anche da inserire in un’ottica di campo: il calciatore, dalle immense qualità, non è nemmeno un ragazzino. Così come non lo è Marco Crimi che sta dimostrando quanto le motivazioni possano superare di gran lunga anche i limiti fisici. Se, da una parte, la questione fisica e di infortuni resta un tema pesante con cui convivere, dall’altra c’è la consapevolezza che tutta la squadra è focalizzata sull’obiettivo in ogni elemento del gruppo. La gara di Benevento ha fotografato perfettamente questo. Un match giocato non a ritmi forsennati, complice una compagine di casa in crisi totale d’identità, ma estremamente tesa, nervosa e crocevia per entrambe le squadre. E’ venuto fuori uno 0-0, come molto spesso accade, che ci mostra una fase difensiva di grande livello dei biancoscudati che rischiano pochissimo. Gli unici brividi da segnalare sono il contropiede di Manconi nel primo tempo, complice l’unico buco difensivo del Messina in novanta minuti, e l’uscita errata di Krapikas all’ultimo minuto.
Alla luce di tutto, allora, il punto di Benevento è sicuramente guadagnato complice la sconfitta del Latina. In attesa di conoscere il risultati della Casertana in casa del Catania, la nostra speranza è riposta anche in un maggior coinvolgimento del reparto offensivo. Il Messina, infatti, ha ritrovato grande solidità generale e difensiva. Adesso lo step successivo, sul quale mister Banchieri dovrà lavorare, sarà quello di migliorare la manovra d’attacco per poter creare le condizioni di fare male. I calciatori a disposizione ci sono e il loro apporto sarà determinante nelle prossime settimane.
Il pari di Benevento ha inaugurato, positivamente, il tour de force contro squadre difficili da affrontare. Senza proiettarsi troppo in avanti, la testa deve essere rivolta al monday night del “Franco Scoglio” contro il Trapani. La squadra del presidente Antonini sta vivendo una stagione confusionaria, con poche certezze e tantissimi cambiamenti. L’errore più grande, però, sarebbe quella di considerare i ragazzi di mister Torrente come un gruppo allo sbaraglio. Ci sarà tanto da sudare per provare il colpaccio, perché adesso bisogna credere nella vittoria: sempre, ogni partita, contro qualsiasi avversario.