Dalla gavetta in Serie D all’esordio in A con il Milan: la storia di Bob Omoregbe
L’attaccante, classe 2003, è sceso in campo nel match contro il Cagliari. Un sogno che si avvera dopo gli anni passati nel dilettantismo.
Un nuovo weekend che si chiude, il secondo di questo 2025 che è iniziato davvero con il botto dalla massima serie sino ai campionati regionali. Torna, come di consueto, anche il nostro Guess Who che questa volta sarà speciale ed anche unico nel suo genere. In questa occasione abbiamo unito l’universo enorme del calcio dilettantistico italiano con l’elitè dei riflettori della Serie A. É vero nel corso degli ultimi anni ne abbiamo raccontate tante di queste storie, in ordine di tempo solo qualche settimana fa, la splendida carriera di Gabrielloni con il Como. Questa volta, però, l’assist perfetto ce lo fornisce un giovane ragazzo classe 2003 che, fino a quest’ultimo weekend, non era particolarmente conosciuto nemmeno nell’ambito dei prospetti futuri.
Bob Murphy Omoregbe, infatti, ha sorpreso di tutti. Probabilmente il primo ad essere caduto dalle nuvole è stato proprio lui quando ha visto il suo nome tra i convocati della prima squadra del Milan per la sfida contro il Cagliari. Un sogno che si avvera già solo essere aggregato a tanti campioni per un match ufficiale di massima serie. Qualcuno penserà che è il naturale passo per tanti giovani in rampa di lancio nel progetto Milan Futuro. Ne abbiamo parlato, proprio da queste pagine, per Zeroli o Liberali. In prima squadra figurano, abitualmente, elementi come Jimenez, Bartesaghi o Traorè senza dimenticare Camarda che, da ormai qualche anno, è sulla bocca di tutti a livello europeo. Allora cosa differenzia Omoregbe da tutti loro? Beh semplicemente il fatto che l’italo nigeriano non è sicuramente uno dei profili più in vista, non gode di attenzione mediatica e la sua carriera è stata caratterizzata da esperienze a cavallo tra Serie D e C.
Ecco la particolarità di un ragazzo di 21 anni che, all’improvviso, si è ritrovato catapultato in campo in Serie A dopo tanta panchina stagionale in Serie C. I numeri, infatti, sono abbastanza eloquenti e fotografano a pieno quanto detto: prima dei due minuti contro il Cagliari, il calciatore aveva raccolto appena sei presenze nel girone B di Serie C. Numeri che, se analizzati, mostrano solo dei brevi spezzoni di partita nel finale e mai un’occasione dal primo minuto. Una storia davvero unica ed un’occasione clamorosa per Omoregbe che ha potuto sfruttare la vetrina più importante che ci sia. Con Okafor prossimo alla cessione ed un Leao senza sostituto naturale, mister Conceicao ha deciso di “promuovere” un ragazzo che ha fatto gavetta negli ultimi anni senza alcun tipo di spinta al di fuori del rettangolo di gioco.
Tralasciando i nemmeno 100 minuti di gioco in questa stagione con il Milan Futuro di Daniele Bonera, Omoregbe comincia a farsi notare a partire dalla stagione 2020/2021 come under nel girone A di Serie D con la maglia del Borgosesia. Nella stagione successiva, da titolare, colleziona 16 presenze caratterizzate da sei goal e due assist nella prima parte dell’anno. Numeri e prestazioni che attirano le attenzioni del Milan che lo acquista per la Primavera. Chiude l’anno con la maglia rossonera tra campionato e torneo di Viareggio. Inizia così il suo tour in giro per l’Italia con l’obiettivo di farlo maturare e valorizzare. Nel 2022/2023 è protagonista, per metà stagione, nel girone B di Serie C con la maglia della Torres. Lo scorso anno, invece, è il primo che trascorre interamente in terza serie con Fiorenzuola e Sestri Levante. In totale, tra girone A e girone B, raccoglie 25 presenze con cinque goal.
Dopo questo resoconto, non banale per un calciatore di 21 anni, appare evidente come Bob Omoregbe sia uno di quei calciatori che improvvisamente vengono annotati sui taccuini di allenatori, osservatori ed addetti ai lavori. Il classe 2003 ha potuto cogliere un’occasione unica che, in pochissimi, hanno il privilegio anche solo di sfiorare durante la carriera provenendo dalle categorie inferiori. Adesso, dopo questa grande iniezione di fiducia, toccherà al ragazzo dimostrare di poter fare il salto di qualità. Prima di tutto con la formazione del Milan Futuro e poi, magari, sotto l’occhio vigile di Sergio Conceicao che ha dimostrato di saperci fare con i giovani anche poco conosciuti.
Un weekend, quindi, che ci ha regalato un bel messaggio da mandare ai tanti giovani che coltivano giornalmente la passione verso questo sport e l’ambizione di poter tagliare traguardi sempre più importanti.