Messina: la vittoria della tenerezza
I ragazzi di mister Modica ottengono la seconda vittoria stagionale contro il Giugliano grazie ad una prova di cuore, gambe e voglia di non mollare.
Un titolo non banale quello che apre una nuova settimana e manda in archivio un weekend abbastanza ricco di sorprese. Il campionato di Serie C prosegue nel suo percorso senza soste lasciando pochissimo spazio di manovra alle squadre che lottano per non retrocedere. La terza serie è un torneo “spietato” nel quale ogni dettaglio può fare la differenza specialmente se vivi una situazione societaria/ambientale molto difficile ed al limite dell’assurdo. Non entreremo nelle pieghe di discorsi triti e ritriti, piuttosto il day after di Messina-Giugliano lo abbiamo fotografato con la parola “tenerezza”. Un termine molto volte abusato, anche in accezione negativa, ma che in questo caso assume il suo significato più puro ed autentico.
Il Messina, infatti, ottiene la tanto agognata vittoria attesa due mesi giocando una gara concreta dove non c’è spazio per il bel gioco ed i leziosismi. Finalmente si è badato al sodo: fare punti a prescindere da tutto per muovere una classifica sempre più preoccupante. E perdonateci se diciamo che a noi interessa solo il bene della biancoscudata e non guardiamo in casa d’altri. La penalizzazione del Taranto, le difficoltà della Turris, la situazione di crisi nera della Juventus Next Gen: tutto questo conta zero quando l’obiettivo resta salvaguardare l’unico bene che possiede questa società, il patrimonio della Serie C. Per questo motivo gli ultimi due risultati positivi tra Catania e Giugliano hanno portato in dote quattro punti preziosissimi e, diciamocela tutta, sono arrivati grazie alla voglia di questi ragazzi, alla loro applicazione ed a quel briciolo di fortuna che, per una volta, staziona anche in riva allo Stretto.
Se, infatti, a Catania la prima regola era stata quella di “non prenderle”, rinunciando di fatto a giocare, contro il Giugliano si è visto un Messina sempre schierato a specchio con gli avversari ma con maggiore intensità. Nulla di trascendentale sia chiaro ma anche il fatto che la vittoria sia arrivata su calcio di rigore è un segnale. Nella prestazione del “Franco Scoglio”, poi, c’è tutto il resto tra cui la famosa tenerezza che mostra questa squadra. Si è vista la voglia dei ragazzi di portare a casa il successo, specialmente nell’ultima parte di gara dove inseguivano tutti i palloni in una confusione tale da far saltare qualsiasi schema. Emblematica la rincorsa al pallone di Manetta sino alla bandierina sinistra della porta avversaria. Poi è uscito fuori anche l’orgoglio dei più giovani che ci hanno messo grinta, fisicità e lotta in mezzo al campo. Tutto questo provando anche a crescere nella malizia, una delle tanti doti che questa squadra non ha. Anche in questo caso istantanee del match sono stati i diversi episodi in cui da Luciani a Mamona, i calciatori del Messina hanno provato ad indurre l’arbitro ad estrarre dei rossi per presunti colpi proibiti subiti. Dei tentativi goffi che non hanno sortito alcun effetto concreto ma che, di fatto, hanno mostrato a tutti i tifosi giallorossi quella voglia di vincere utilizzando qualsiasi arma a disposizione.
Il calcio, specialmente quello di terza serie, è fatto anche di questo e perdonateci se non ci addentreremo in mirabolanti analisi tecnico-tattiche. Ad oggi tutto questo conta zero perché, dopo quattordici partite, è chiaro che il Messina non può vincere le partite esclusivamente dominando il gioco e creando occasioni su occasioni. Questa strada mister Modica l’ha esplorata ma, al netto dei complimenti, hanno portato in dote un misero bottino. Adesso serve la concretezza ed anche il tecnico di Mazara lo ha ben compreso mettendo da parte gran parte dei principi del proprio credo. L’unico aspetto che, tuttavia, ci teniamo ad evidenziare riguarda la comunicazione. In una situazione così delicata il silenzio prolungato dell’allenatore non porta benefici e non c’è scaramanzia che tenga. Il Messina è in Serie C ed al netto di tutte le carenze societarie ed organizzative, deve mantenere un minimo di standard da calcio professionistico.
In attesa di tutto questo, il Messina torna a fare tre punti davvero vitali. In un turno di campionato nel quale anche la concorrenza macina punti, i giallorossi dimostrano di essere ancora vivi. Aspettando i risultati di Taranto e Turris, impegnate nei posticipi del monday night, la squadra può tornare a respirare con la consapevolezza che all’orizzonte ci sarà un’altra sfida ostica in casa dell’Altamura.