Paternò, Ivan Mazzamuto: “Siamo certi della buona fede ma ci rivolgeremo agli organi competenti”
“Il rammarico per la sconfitta casalinga c’è, soprattutto per come questa è arrivata. Siamo certi della buona fede del designatore e dell’assistente dell’arbitro, non capiamo però come sia stato possibile che venga designato al Paternò un assistente di Enna, residente ad Enna e che ricopra anche una carica istituzionale nel comune di Enna. In una fase cruciale della stagione in cui è evidente che proprio l’Enna sia una diretta concorrente per il vertice del campionato, sarebbe stato opportuno che ciò non accadesse, proprio per evitare inutili dubbi e polemiche. Ci auguriamo che in futuro si possa avere maggiore accortezza su queste decisioni da parte degli organi competenti”.
Dichiarazioni amare per il presidente del Paternò Ivan Mazzamuto nel post-gara di Paternò – Milazzo terminata 2-1 per i rossoblu al “Falcone-Borsellino”. Una sconfitta che lascia degli strascichi soprattutto per come è arrivata e per il quale il club rossazzurro con gol annullati, calci di rigori non concessi ed un fuorigioco non segnalato al Milazzo grazie al quale ha poi realizzato il gol del 2-1.
Il sodalizio del presidente Ivan Mazzamuto si è già rivolto agli organi competenti, ovvero all’AIA (Associazione Italiana Arbitri) del Comitato Regionale Sicilia perché sfugge ad ogni logica la scelta di designare l’assistente 1, signor Francesco Di Venti della sezione di Enna, in una gara del Paternò, diretta concorrente al vertice del campionato ancora in corso affrontata già la settimana precedente.
Risultato a parte, Di Venti che vive a Enna è anche funzionario dello stesso comune ricomprendo il ruolo di assessore.
Il Paternò Calcio, ribadisce la certezza della buona fede da parte del designatore e dello stesso assistente, ma è bene evitare incroci simili con squadre in piena lotta per la promozione in Serie D.
Fonte: Paternò