Emmausso-Messina: quando classe e fantasia incontrano il piano tattico perfetto
Nella splendida vittoria di Caserta, brilla il talento del numero 10 nel nuovo ruolo cucitogli addosso da mister Modica.
La gara migliore da quando il Messina è tornato in Serie C? Sicuramente la più bella, avvincente ed esteticamente perfetta della gestione Modica quest’anno. Una vera e propria sorpresa che, alla vigilia, nemmeno il più sfegatato tifoso biancoscudato poteva immaginare. Casertana-Messina 0-2: questo recita il tabellino al termine dei novanta minuti del “Pinto” tristemente a porte chiuse. Un vero peccato perché tale spettacolo messo in campo dal Messina meritava anche la giusta cornice che la tifoseria ospite regala in ogni trasferta. Anche da casa, però, è stato finalmente un bel pomeriggio domenicale per quanti amano i colori giallorossi. Una perfezione tecnico – tattica che difficilmente si vede sui campi di terza serie, ben che meno alle latitudini dello stretto.
Visualizza questo post su Instagram
Eppure i freddi numeri non fotografano a pieno quanto espresso dai ragazzi di mister Modica nell’arco dell’intera gara. Per dare giusto merito al blitz in terra campana, allora, è giusto premiare il Messina, il suo allenatore e Michele Emmausso. Il numero 10 è sicuramente l’uomo copertina del weekend appena trascorso non solo per la doppietta ma per l’intera prova offerta negli 87 minuti di impiego. Una prestazione da calciatore di categoria superiore, un mantra che il classe 1997 è abituato a sentirsi dire molto spesso. Dopo un girone d’andata con tanti bassi e pochi alti, l’approdo di Rosafio aveva paventato all’orizzonte anche la possibilità della partenza di Emmausso. Nel chiacchiericcio social e del “detto/non detto” i dubbi sul calciatore hanno alimentato tutta la settimana di preparazione alla trasferta di Caserta. Ed è proprio nel momento di massima difficoltà, con una rosa ridotta all’osso da infortuni e squalifiche, che mister Modica ha voluto rischiare varando un 4231 molto offensivo contro una Casertana lanciatissima nella corsa alla vetta.
Qui è scattata la scintilla: da una parte il nuovo piano tattico biancoscudato, dall’altra lo spostamento di Emmausso nel ruolo di trequartista. Il numero 10 si è trovato, quindi, ad occupare una zona di campo più ampia con la libertà di svariare sul fronte offensivo. Una mossa che ha messo in crisi, fin da subito, lo schieramento casertano di mister Cangelosi. Come ammesso dai diretti interessati in sala stampa al termine del match, il Messina ha preparato la gara perfetta dal punto di vista tattico e l’ha giocata senza alcuna sbavatura sul piano tecnico. Non è un caso, poi, che tutto il collettivo si sia esaltato andando ben oltre le prove dei singoli interpreti. Sul piano difensivo un solo pericolo corso sul colpo di testa di Montalto neutralizzato splendidamente da Fumagalli. Il centrocampo a due ha retto bene la fisicità avversaria dando ritmo a tutta la manovra. Infine l’attacco è stato letale e chirurgico a cavallo tra i due tempi. La vera pecca è stata, nel complesso, non l’aver capitalizzato le nitide palle goal avute in contropiede. Il passivo sarebbe stato certamente più ampio e lo stesso Emmausso avrebbe potuto portare il pallone a casa.
Visualizza questo post su Instagram
Nel complesso questo nuovo Messina, venuto fuori dalle difficoltà, è piaciuto ed ha esaltato i tifosi. Argomento, quest’ultimo, decisamente spinoso dal momento che è facile passare da un estremo all’altro nel giro di pochi giorni. Da Caserta, allora, il Messina deve ripartire con maggiore consapevolezza verso l’obiettivo salvezza. Il prezioso successo esterno ha proiettato i biancoscudati fuori, per la prima volta, dalla zona playout. Da qui non dovranno nascere voli pindarici o ulteriori veleni comunicativi. Mister Modica avrà il compito di dare continuità al suo progetto tecnico mentre, allo stesso tempo, la società dovrà lavorare al rafforzamento di questa rosa. Proseguire nel solco degli stessi errori sarebbe delittuoso e vanificherebbe quanto di buono visto nella prova di Caserta.