Messina-Brindisi 0-1: cronaca semiseria di una serata di passione
La rete di Ganz, dopo una manciata di secondi dal suo ingresso, condanna i giallorossi alla prima sconfitta stagionale al “Franco Scoglio”
Ancora di giovedì, ancora alle 18:30. I tifosi del Messina ci hanno fatto l’abitudine con gli orari cervellotici dell’accoppiata Lega – Sky. Eppure l’attesa febbrile alla gara è palpabile in questo lunghissimo tour de force che sta contraddistinguendo la stagione della biancoscudata. L’ottimo pareggio colto a Picerno ha alzato il livello delle aspettative alla vigilia del match contro un Brindisi in piena crisi di risultati e in silenzio stampa. Imboccando il lungo vialone di contrada San Filippo, però, all’orizzonte si scorgono nuvoloni grigi sopra l’illuminazione dei fari del “Franco Scoglio”. Segnali di un cattivo presagio? Per alcuni potrebbe essere così ma per i frequentatori assidui degli spalti è solo ordinaria amministrazione. Si parte da casa in maniche corte e si arriva allo stadio che le condizioni metereologiche sono del tutto cambiate. Prima o poi verranno fatti degli studi approfonditi in materia per capire come, in una singola zona, vento, pioggia e sole possano convivere così in conflitto. Si entra allo stadio con una leggera tensione e l’esigenza di un paio di occhiali da sole viste le prove tecniche degli accecanti nuovi led a bordo campo. Nel frattempo, mentre le squadre si scaldano, c’è tempo anche per una ricognizione sul prato verde visti i nuovi solchi utili per eventuali coltivazioni.
Ironia a parte, l’importanza della gara è alta. Mister Modica sceglie lo stesso vestito tattico visto a Picerno in segno di continuità, mentre gli spalti cominciano a riempirsi tra curva e tribuna con un tifo che diventa martellante fin da subito. Nonostante la spinta dei gruppi organizzati, però, i ragazzi in campo fanno molta fatica. Il Brindisi, infatti, non è sceso in Sicilia per qualche ora di vacanza ma ha il chiaro obiettivo di portare a casa punti. Un atteggiamento che viene apprezzato dagli stoici supporter pugliesi presenti nonostante sia solo un giovedì pomeriggio. In tribuna stampa ci si interroga su come scardinare la difesa avversaria, mentre i ritmi sono davvero blandi e si vive di fiammate.
A far capolino sul “Franco Scoglio”, poi, è anche la pioggerellina in stile british che più che ai giocatori dà fastidio ai tifosi in tribuna che provano a trovare riparo sotto la “tettoia” della tribuna stampa. Scorre via così una prima frazione senza sussulti e che lascia qualche perplessità ai tifosi. Si spera in una svolta nella ripresa ed effettivamente la musica cambia. Le due squadre si affrontano a viso aperto e con una foga diversa. Simbolo di questa “battaglia” in campo, è il leader difensivo Manetta che si trasforma nel Chiellini dello Stretto. Scontro aereo con l’attaccante avversario e classico turbante a tamponare la ferita sulla fronte. Sembra il segnale di un atteggiamento diverso da parte dei giallorossi con mister Modica che suona la carica. Viene lanciato nella mischia Luciani per Cavallo: doppio centravanti e 424 a mezz’ora dalla fine. Come quando si imposta l’atteggiamento iper offensivo su FIFA alla Play Station, così il Messina prova a scardinare la difesa avversaria. Plescia ha la palla buona per gonfiare la rete ma il portiere respinge in angolo. Passa qualche minuto e la storia la scrive il Brindisi. Dalla panchina si alza Ganz, uno che il goal ce l’ha nel sangue di famiglia da generazioni, e gli bastano poco più di trenta secondi dal suo ingresso per trovare il tap in vincente.
Il gelo cala sulle tribune del “Franco Scoglio” mentre in campo si protesta veementemente per un fuorigioco che appare netto. Qualche ora dopo, invece, il fermo immagine confermerà la bontà di una decisione del guardalinee che appare quasi fenomenale per la categoria. Lo svantaggio porta ad un contraccolpo evidente sui ragazzi di Modica. La sfida diventa una corrida tra cartellini, interventi molto duri e due espulsioni. A farne le spese sono un giovane 2005 pugliese e bomber Plescia che, preso dalla troppa foga, si becca un secondo giallo evitabile. Alle porte c’è la trasferta domenicale di Crotone e il Messina la affronterà senza il proprio attaccante e senza Manetta che sarà squalificato per somma di ammonizioni. Al triplice fischio, la delusione è tanta così come confermato dallo stesso allenatore in sala stampa. Il Messina, però, non ha tempo per fermarsi in questo continuo sali e scendi di emozioni e sfide. Domenica c’è un’altra sfida che dovrà essere affrontata con testa e cuore. D’altronde la curva l’ha ribadito e gridato a fine gara: “Fate come noi, non mollate mai”.